Giovedì 6 Marzo 2025
ANTONIO TROISE
Economia

Il fisco va incontro ai contribuenti. Fino a 84 rate per pagare le cartelle

Superato il limite attuale di 72 mensilità per dilazionare debiti iscritti a ruolo. Braccio di ferro sulla rottamazione

Maurizio Leo, 69 anni, viceministro dell’Economia e delle Finanze

Maurizio Leo, 69 anni, viceministro dell’Economia e delle Finanze

Un anno in più per pagare i debiti con il fisco. Arriva il decreto ministeriale che consente ai contribuenti di dilazionare le cifre iscritte a ruolo fino a 84 mensilità, rispetto all’attuale soglia di 72 rate. Si litiga, invece, sulla riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle. Dopo due stop, prima al Senato e poi alla Camera, Forza Italia e Lega rilanciano la proposta, ma incontrano una secca ostilità da parte di FdI, che preme sul freno: "Sono cose che non si possono annunciare con un comunicato stampa", fa sapere Marco Osnato, responsabile economico di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Finanze della Camera. Insomma, la tensione resta alta.

Ad annunciare la mano tesa del governo nei confronti dei contribuenti è, invece, il suo collega di partito e viceministro all’Economia, Maurizio Leo. Il nuovo decreto che consente di spalmare su 84 rate il debito fiscale rappresenta solo un primo passo: "Puntiamo ad arrivare, gradualmente, nei prossimi anni, fino a 120 rate, permettendo a cittadini e imprese di gestire al meglio le pendenze pregresse con il Fisco". Una dilazione ora prevista per i contribuenti che documentano la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.

Ma non basta. Il governo è al lavoro anche per alleggerire il grande magazzino dei crediti fiscali non riscossi, pari a 1.200 miliardi di euro. Una montagna di carte che ingolfa il lavoro dell’agenzia della riscossione. "Abbiamo istituito una Commissione tecnica, guidata dal presidente Roberto Benedetti, incaricata di analizzare il magazzino della riscossione – continua Leo – È un organo che avrà il compito di proporre soluzioni legislative che evitino l’accumulo di crediti fiscali non riscossi".

Ma il vero terreno di scontro, nelle prossime settimane, sarà quello della quinta edizione della rottamazione delle cartelle. Salvini e Tajani insistono per la riapertura dei termini. Ieri, da Fdi, è arrivata invece una frenata: "Forza Italia e la Lega hanno il ministro e i sottosegretari al dicastero dell’Economia e nemmeno loro, mi risulta, hanno ancora trovato il modo per identificare bene come strutturare la rottamazione quinquies. Questo significa che, evidentemente, non è così semplice come si dice in queste ore. Vedremo nelle prossime settimane – conclude Osnato – quali soluzioni troveranno".