MIGLIOR SOCIETÀ DEL PRIVATE equity in Italia. È il riconoscimento assegnato nelle scorse settimane a Investindustrial, società di investimenti fondata nel 1990 da Andrea Bonomi (nella foto a destra), che ha raccolto finora oltre 13 miliardi di fondi. Il premio, vinto da Investindustrial per l’undicesima volta negli ultimi 20 anni, è stato assegnato in occasione dell’ultima edizione dei Private Equity International Awards, manifestazione che ogni anno sceglie le migliori realtà di un settore cardine della finanza internazionale. Stiamo parlando appunto del private equity, che consiste nell’investimento azionario in società non quotate in Borsa, alle quali vengono conferiti nuovi capitali per supportarne la crescita, per poi rivenderle eventualmente sul mercato, in un orizzonte di tempo medio-lungo che si protrae di solito per almeno 5-7 anni.
In particolare, l’onorificenza assegnata a Investindustrial è legata ad alcune importanti operazioni che la società di Bonomi ha realizzato negli ultimi anni soprattutto in un settore strategico del made in Italy come l’alimentare. "Invetsindustrial ha acquisito nel 2022 la maggioranza di Eataly, ambasciatore dell’alta qualità gastronomica italiana", ha evidenziato Private Equity International, società internazionale di analisi e ricerca che conferisce i premi. L’operazione su Eataly, nota azienda fondata dall’imprenditore Oscar Farinetti (nella foto a sinistra), risale al settembre 2022 e ha visto l’acquisizione da parte di Investindustrial di una partecipazione del 52%, attraverso un aumento di capitale da 200 milioni di euro e la cessione parziale delle partecipazioni detenute dai soci storici di Eataly: la Eatinvest di Farinetti, la famiglia Baffigo Miroglio e Clubitaly, società che fa capo alla Tamburi Investment Partners. I tre i vecchi azionisti di maggioranza hanno mantenuto una quota minoritaria pari complessivamente al 48% mentre Nicola Farinetti, il figlio di Oscar che nel 2020 era già salito al timone di comando di Eataly, è diventato presidente. La carica di amministratore delegato della società è stata invece assunta da Andrea Cipolloni, ex numero 1 di Autogrill Italia e Autogrill Europe. Un’altra operazione che è stata determinante per il riconoscimento assegnato a Investindustrial è quella effettuata tra le due sponde dell’Atlantico, con l’unione dell’europea La Doria e della statunitense Winland Foods che ha portato alla creazione di Amalfi Holding, fornitore globale di prodotti alimentari private label, cioè quelli che si trovano solitamente nei supermercati e che sono venduti con il marchio della catena della grande distribuzione. In particolare, La Doria è uno dei maggiori produttori europei di legumi, pelati, polpa di pomodoro e succhi di frutta.
La società è stata appunto aggregata da Investindustrial alla statunitense Winland, che è nata dallo scorporo di una parte delle attività di un’altra azienda: la TreeHouse Foods che ha ceduto alla stessa Investindustrial la propria divisione specializzata nei preparati alimentari. Winland è il principale fornitore statunitense di prodotti alimentari a marchio privato in diverse categorie ed è attiva nella produzione e distribuzione di pasta, sughi, conserve di pomodoro, condimenti per insalata, maionese, salse, sciroppi, ripieni per torte e marmellate. La società d’oltreoceano gestisce 14 impianti di produzione negli Stati Uniti, in Canada e anche in Italia, dove si trovano due stabilimenti produttivi di pasta, uno a Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo) e l’altro a Verolanuova (Brescia). L’azienda ha inoltre a 19 centri di distribuzione. Altro segmento di business in cui è presente la galassia societaria che fa capo a Investindustrial è quello della produzione di ingredienti. In questo settore sono tre le aziende partecipate: la Csm Ingredients, che in Italia è presente a Crema ma ha una vasta presenza internazionale e il quartier generale europeo in Lussemburgo. La seconda azienda nel segmento della produzione di ingredienti è la Italcanditi, che dal 1963 è specializzata nella fornitura di canditi, marron glacè, marmellate e semilavorati destinati all’industria dolciaria. Completa il terzetto la statunitense Parker Food Group, che produce ingredienti ad alto valore aggiunto e ha 3 stabilimenti in America, uno nel Missouri, l’altro a Perry (nello stato di New York) e il terzo Fort Worth, in Texas, dove ha anche il quartier generale.
Vicina ai suoi primi trentacinque anni di storia, che compirà nel 2025, Investindustrial ha raccolto sinora oltre 13 miliardi di euro di capitali e ha investito in aziende presenti nel cosiddetto segmento mid-market. Si tratta imprese di medie dimensioni che hanno solitamente una consolidata storia industriale alle spalle e forti specializzazioni in specifici segmenti di business. Il settore alimentare non è l’unico campo in cui ha investito la società di private equity fondata da Bonomi. Le sue acquisizioni si indirizzano anche verso il comparto tecnologico, l’industria manifatturiera, il farmaceutico e la salute (healthcare) ma anche verso il settore dei servizi. Lo staff della società è composto da 170 professionisti mentre l’attuale portafoglio di partecipazioni include alcuni nomi noti del made in Italy come la casa di moda Ermenegildo Zegna o Guala Closures, gruppo multinazionale leader nel settore della produzione di chiusure per bottiglie di liquori, vino, acqua minerale e olio d’oliva.