LE SCIENZE della vita, la transizione energetica, la trasformazione digitale, la produzione manifatturiera di nuova generazione e l’aerospazio. Sono i settori e le attività in cui investiranno due nuovi fondi nati all’interno della galassia di Intesa Sanpaolo. A lanciarli sarà Neva Sgr, la società del gruppo guidato da Carlo Messina che svolge attività di venture capital, cioè investe in aziende innovative e dall’elevato potenziale di sviluppo, dotandole dei capitali di cui hanno bisogno per crescere e diventare grandi. I due nuovi fondi si chiamano Neva II e Neva II Italia, avranno una capacità di investimento complessiva di 500 milioni di euro e punteranno su aziende che operano in settori di primaria importanza per il futuro del pianeta come quelli sopra citati. In particolare Neva II ha l’obiettivo dichiarato di raccogliere circa 400 milioni di euro, da investire nelle migliori aziende emergenti altamente innovative a livello mondiale. Neva II Italia prevede invece di raccogliere 100 milioni di euro da riservare solo alle realtà italiane. Quando la raccolta verrà completata, i due nuovi fondi avranno una dotazione doppia rispetto ai 250 milioni dei fondi Neva First, i primi creati da Intesa Sanpaolo in questa attività emergente di venture capital che ha preso il via nel 2020.
A quattro anni dalla partenza delle attività di Neva Sgr, il ceo e general manager della società, Mario Costantini (nella foto sopra, a sinistra), ha annunciato nelle scorse settimane la chiusura del periodo di composizione del portafoglio di investimenti del fondo Neva First con un anno di anticipo rispetto al previsto e ha annunciato anche la prima distribuzione di capitale ai sottoscrittori. Quest’ultima operazione è avvenuta grazie alla all’uscita dall’azionariato di Cyberint, società israeliana di sicurezza informatica che è stata acquisita dalla statunitense Check Point, quotata sul listino tecnologico americano Nasdaq. "In quattro anni", ha detto Luca Remmert (nella foto sopra, a destra), presidente di Neva Sgr, "siamo divenuti un punto di riferimento, non solo in Italia, per il venture capital dedicato all’innovazione, grazie al nostro ottimo team, al supporto della nostra capogruppo e alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center". In un incontro a Torino in occasione del lancio dei nuovi fondi, Remmert, ha voluto sottolineare il contributo dato da Neva alla creazione e allo sviluppo piattaforme tecnologiche innovative su settori chiave dell’economia e della società. "L’obiettivo", ha aggiunto Remmert, "è generare un alto rendimento di capitale partecipando attivamente alla soluzione di grandi problemi globali e i nostri nuovi fondi andranno a rafforzare ulteriormente il nostro impegno, sostenendo progetti in campi importantissimi come per esempio quello medico, per la cura di malattie oncologiche e autoimmuni".
Alla presentazione dei nuovi fondi hanno partecipato anche fondatori e manager di società in cui Neva Sgr ha investito. È il caso per esempio di Coro, rappresentata dal suo co-fondatore e ceo Guy Moskowitzdi. È un’altra società israeliana come la già citata Cyberint, che offre servizi di sicurezza informatica utilizzando l’intelligenza artificiale. Ha partecipato all’evento anche Luca Rossettini, che ha fondato D-Orbit, società che opera nel settore della logistica spaziale e nel trasporto orbitale. È un’azienda italiana di origine ma con una struttura già internazionale e sedi in Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti. Un’altra realtà innovativa italiana partecipata da Neva Sgr e rappresentata dal suo chief of Staff, Paolo Cavallini, è Enegy Dome, che produce batterie di lunghissima durata ed efficienza, alimentate a CO2.