Domenica 5 Maggio 2024

Istat: disoccupazione in aumento. "+10,7% a febbraio 2019"

Eurostat: "Italia terza in Europa per disoccupazione. Seconda per quella giovanile"

Istat (ImagoE)

Istat (ImagoE)

Roma, 1 aprile 2019 - Segnali negativi dall'Istat. Il tasso di disoccupazione in Italia è cresciuto a febbraio, attestandosi al 10,7%, in aumento di 0,1 punti. Così rivela l'Istituto di Statistica, diffondendo i dati provvisori. Le persone in cerca di occupazione aumentano dell'1,2% (+34mila), risultando pari a 2 milioni e 771 mila. Su base annua, tuttavia, il numero dei disoccupati è in calo (-1,4%, -39mila). Confrontando il dato con il minimo pre-crisi (5,8%, dell'aprile 2007), emerge come il tasso di disoccupazione sia ancora di quasi 5 punti superiore. 

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) a febbraio si attesta al 32,8%, in "lieve" diminuzione rispetto a gennaio (-0,1 punti percentuali). Lo rileva ancora l'Istat, spiegando che il dato dista quasi 14 punti dal minimo pre-crisi (19,4%, del febbraio 2007). 

GIU' I POSTI FISSI - La stima degli occupati a febbraio è "in lieve calo" rispetto a gennaio: -0,1%, pari a -14mila unità. Così rivela l'Istituto di Statistica, ricordando che il mese precedente aveva fatto registrare un "contenuto aumento". L'Istat spiega come la diminuzione di febbraio si rifletta in una contrazione dei dipendenti (-44mila), sia permanenti (-33mila) che a termine (-11mila). Invece risultano in aumento gli indipendenti (+30mila). Su base annua, invece, l'occupazione risulta ancora in crescita (+113mila). 

EUROSTAT - Anche dall'Eurostat arrivano dati poco confortanti. Secondo l'Ufficio statistico dell'Ue, l'Italia è terza in Ue per il tasso di disoccupazione di febbraio 2019. Tra gli stati membri il tasso più alto è quello della Grecia (18% registrato a dicembre 2018), seguita dalla Spagna (13,9%) e poi dall'Italia (10,7%). Inoltre, sempre secondo l'Eurostat, l'Italia registra a febbraio il secondo tasso più alto per disoccupazione giovanile tra gli Stati membri: 32,8%, secondo solo alla Grecia (39,5%). Segue poi la Spagna con un 32,4%. I tassi più deboli si osservano in Germania (5,6%) e in Repubblica Ceca (6%). 

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