Mercoledì 24 Aprile 2024

Il 730 del 2023: cosa c’è da sapere sulle novità per la dichiarazione dei redditi

Cosa cambia per Irpef, cuneo fiscale, detrazioni fiscali per lavoro, figli a carico, oneri e spese e crediti d’imposta

730 2023 - Immagine: Crediti iStock

730 2023 - Immagine: Crediti iStock

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello 730 2023 con un provvedimento del 6 febbraio 2023. Come viene spiegato sul sito ufficiale dell’Agenzia delle entrate, quando si parla di modello 730 2023 si ha a che fare con la dichiarazione dei redditi che può essere presentata dai lavoratori dipendenti, pensionati e tutti quei contribuenti che, pur privi di sostituto d’imposta, posseggano redditi da lavoro dipendente o assimilato.

730 2023 - Immagine: Crediti iStock
730 2023 - Immagine: Crediti iStock

Nel 730 2023 ci sono alcune novità da conoscere per la sua corretta compilazione, in particolare per quel che riguarda i calcoli delle imposte dovute o a credito che risentono delle tante novità fiscali che si sono registrate nel 2022. Di seguito le principali, riportate sulla sezione relativa dell’Agenzia delle Entrate. Non sono state apportate modifiche, invece, alle regole e ai termini di presentazione del modello (precompilato o ordinario).

Nuova Irpef nel 730 del 2023

Per i pensionati sono cambiate radicalmente le regole di calcolo dell’IRPEF a seguito della mini riforma introdotta a partire dal 1° gennaio 2022. Pertanto, nella liquidazione delle imposte a carico del sostituto d’imposta o del soggetto che presta assistenza fiscale (CAF o professionista) si dovrà tener conto delle:

  • nuove aliquote e nuovi scaglioni IRPEF
  • nuove detrazioni per lavoro.

Riguardo al primo punto, si evidenzia la riduzione da 5 a 4 delle aliquote e la ridefinizione degli scaglioni:

  • la prima aliquota è confermata al 23% fino a 15.000 euro
  • la seconda aliquota da 15.000 a 28.000 euro si è abbassata dal 27% al 25%
  • la terza è passata dal 38 al 35% per i redditi fino a 50.000 euro
  • la quarta è per i redditi sopra i 50.000 euro, adesso tassati al 43%.

730 del 2023: cuneo fiscale

Per quanto riguarda il cuneo fiscale, a partire dal 1° gennaio 2022, è passato da 28.000 a 15.000 euro il limite di reddito per beneficiare del trattamento integrativo nella misura annua di 1.200 euro. Comunque, ai fini del 730 2023 il trattamento integrativo viene riconosciuto anche se il reddito complessivo è compreso tra 15.000 e 28.000 euro, ma in presenza di alcune condizioni.

730 del 2023: detrazioni per lavoro

A essere cambiate nel 730 2023 sono le detrazioni per lavoro. Ecco le principali modifiche:

  • per i lavoratori dipendenti, è stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale affinché fruiscano della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro
  • per i pensionati: è stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro
  • per chi possiede altri redditi assimilati: è stato innalzato a 5.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi pari a 1.265 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 11.001 e 17.000 euro.

730 2023: detrazione per figli a carico

Il 1° marzo 2022 ha debuttato l’assegno unico universale. Le detrazioni per figli a carico spettano per il resto dell’anno (da marzo a dicembre) solo per determinate categorie di figli. Dal 1° marzo 2022 è rimasta in vigore solo la detrazione pari a 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, purché di età pari o superiore a 21 anni. Per il 730 2023 per i figli che hanno diritto all’assegno unico non sono più riconosciute detrazioni in busta paga o dichiarazione dei redditi. Sono da considerarsi familiari a carico i membri della famiglia che nel 2022 hanno totalizzato un reddito complessivo:

  • uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili
  • uguale o inferiore a 4.000,00 euro, per figli di età non superiore a 24 anni.

730 del 2023: detrazioni per oneri e spese e crediti d’imposta

A parte quel che cambia per il Super Bonus, in materia di detrazioni e crediti d’imposta le novità del 730 2023 sono le seguenti:

  • dal 1° gennaio 2022, per le spese sostenute per interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti spetta una detrazione dall’imposta lorda del 75% del limite di spesa calcolato in funzione del tipo di edificio
  • ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, è riconosciuta una detrazione pari al 20% del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere 2.000 euro
  • per le erogazioni liberali agli enti del terzo settore è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% dell’importo delle erogazioni stesse da utilizzare in tre quote annuali di pari importo. L’importo del credito d’imposta non può comunque essere superiore al 15% del reddito complessivo
  • è previsto un credito d’imposta per le spese sostenute per l’attività fisica adattata a coloro che ne fanno richiesta dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito Internet dell’Agenzia delle Entrate
  • è riconosciuto un credito d'imposta per le spese documentate relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto. Il credito è riconosciuto a coloro che ne fanno richiesta dal 1° marzo 2023 al 30 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate
  • per le erogazioni liberali in denaro alle ITS Academy è riconosciuto un credito d’imposta pari al 30% dell’importo delle erogazioni stesse. Se le erogazioni sono effettuate a favore delle fondazioni ITS Academy attive nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale, l’importo del credito d’imposta è pari al 60%. Il credito d’imposta è utilizzabile in tre quote annuali
  • per i contribuenti in possesso dell’attestazione rilasciata dal portale gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (ex Ministero della Transizione ecologica), è possibile fruire del credito d’imposta spettante per le erogazioni liberali finalizzate alla bonifica ambientale di edifici e terreni pubblici.

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