Lunedì 29 Aprile 2024

Confindustria: "Pil frena più delle attese". Boccia indica le priorità

Il numero uno degli industriali: "Oltre a migranti e pensioni c'è altro da fare. Aumentare il costo dei contratti a termine un errore"

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria (Newpress)

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria (Newpress)

Roma, 27 giugno 2018 - Rallenta la crescita del Pil secondo Confindustria. Il centro studi degli industriali prevede una flessione dell'economia italiana nel 2018-2019 "anticipato e più ampio" rispetto alle stime di dicembre 2017, con il Pil all'1,3% (la stima precedente era +1,5%) e all'1,1% nel 2019 (dal +1,2%). L'occupazione inoltre "crescerà ad un ritmo sotto l'1% nel 2018 e nel 2019". Sono numeri che "lasciano poco spazio di manovra sui conti pubblici", ed ora "molto dipenderà dalle scelte di politica economica del governo" su cui "giudicheranno i mercati". Plausibile "la richiesta di una manovra correttiva in corso d'anno" di valore "pari a 0,5 punti di Pil, 9 miliardi". 

DECRETO DIGNITA' E VITALIZI - Intanto il presidente degli industriali Vincenzo Boccia contesta il 'decreto dignita' annunciato dal ministro Luigi Di Maio, al punto in cui "aumenta il costo dei contratti a termine". E' "un errore - sostiene Boccia - perché l'occupazione non si genera irrigidendo le regole. Sono solo elementi formali che non porteranno alcuna positività, compresa anche l'idea sulle causali". Insomma il decreto "è bello nella forma" ma "la sostanza non la vediamo". 

L'atteggiamento è complessivamente critico nei confronti dell'operato del governo anche se "voti (all'esecutivo ndr) non ne diamo, diamo voti ai provvedimenti". E' un fatto di priorità. "Oltre alla questione migranti, oltre alla questione pensioni", Boccia invita a "definire un intervento organico di politica economica di medio termine che metta al centro dell'attenzione anche su altri argomenti: infrastrutture, giovani, occupazione". 

 "Sarebbe opportuno - ha aggiunto - che si faccia un percorso per definire gli effetti sull'economia reale delle cose che si vogliono realizzare. Pensiamo che una delle prime cose da realizzare sia più occupazione a partire da quella dei giovani e più netto in busta dei lavoratori italiani a partire dal cuneo fiscale". 

E soprattutto, "non possiamo sostenere ancora mesi di campagna elettorale", avverte il numero uno di Confindustria, invocando invece "un confronto serrato" su "contenuti e strategie".

Valutazione tutto sommato positiva invece per lo stop ai vitalizi dei parlamentari contenuto nella delibera del presidente della Camera Roberto Fico: "Non penso che libererà molte risorse ma è un messaggio importante". 

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