Mercoledì 24 Aprile 2024

Come guadagnare online grazie alle oscillazioni dei listini Il trading apre a nuovi prodotti

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Andrea Telara

MILANO

HA UNA RETE di centinaia di uffici in tutta Italia, con oltre 2.500 consulenti finanziari. Ma FinecoBank è anche ciò che è sempre stata fin dalle in origini: la società regina in Italia nel trading online, la compravendita di azioni e di altri prodotti finanziari via internet. Pure nel 2018, cioè in un anno assai poco esaltante per le borse, la banca guidata da Alessandro Foti si è confermata al primo posto tra gli intermediari scelti dagli italiani per comprare e vendere azioni. A dirlo sono i dati dell’associazione di categoria Assosim, secondo i quali Fineco ha una quota di mercato del 24,75% per controvalore degli scambi azionari e del 22,38% per numero di operazioni svolte. 

PIÙ di una compravendita di titoli  su cinque, se volta da investitori privati, passa attraverso la piattaforma di FinecoBank. Seguono a distanza Banca Imi, con una quota del 10,3% (per controvalore degli scambi azionari), IWBank (9,24%) e Banca Akros (7,45%). Un po’ diversa è invece  la graduatoria degli intermediari per quel che riguarda gli scambi di obbligazioni. Tra le negoziazioni di bond, prima è Banca Imi con una quota di mercato del 21,18% per controvalore degli scambi, seguita da Banca Akros (17,46%) e da Invest Banca (10,57%). Banca Imi si afferma in tutti i principali listini su cui gli investitori privati negoziano di solito le obbligazioni: dal Mot (Mercato obbligazionario telematico), all’Euromot, dall’Eurotlx all’Hi-Mtf.

A PARTE i buoni risultati dei leader di mercato, però, è un po’ tutto il trading online che dimostra di essere un settore in salute, seppur confinato a una nicchia di investitori esperti, abituati a maneggiare facilmente i prodotti finanziari. Lo dimostrano i recenti dati del Tolis (Trading Online Intelligent System), un database sugli scambi a Piazza Affari creato da Borsa Italiana in collaborazione con i principali intermediari attivi sul mercato. Secondo le statistiche presentate all’ultima edizione del Trading Online Expo, nel 2018 c’è stato un aumento del volume delle negoziazioni su quasi tutti i segmenti di prodotti finanziari, dalle azioni (+5%) agli Etf (+13%) fino agli strumenti derivati come le opzioni (+36%).

NONOSTANTE le borse ballerine, insomma, lo scorso anno c’è stata una bella fetta di investitori che hanno cercato di guadagnare grazie alle oscillazioni dei listini, operando via internet. Non stupisce dunque se il trading online è un’attività che negli ultimi mesi ha trovato un punto di incontro anche con le reti di consulenti finanziari, tradizionalmente abituate a collocare sul mercato prodotti d’investimento un po’ diversi come i fondi comuni.

È NOTIZIA di poche settimane fa l’avvio dell’attività di Bg Saxo Sim, una nuova società nata per iniziativa di Banca Generali e della danese Saxo Bank. Entrambi hanno unito le forze sul mercato italiano per mettere a disposizione dei consulenti e private banker di Banca Generali e dei loro clienti la piattaforma di trading online creata da Saxo, che di recente ha anche acquisito per 424 milioni di euro l’olandese BinckBank, altro broker attivo su scala europea.

QUELLO con Saxo Bank è un matrimonio perfetto, tra la migliore piattaforma di trading in Europa e la migliore rete di private banking per offrire servizi unici sul mercato italiano, ha detto Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali. Due mondi paralleli, insomma, si sono incontrati.

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