Venerdì 8 Novembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

C’è più lavoro, cala il disagio sociale. Neutralizzato anche il caro-vita

Confcommercio: il Misery Index ai minimi dal 2008. Rinnovato il contratto nella ristorazione, con l’aumento

Sia pure con le sue luci e le ombre, continuano ad arrivare segnali incoraggianti dal fronte dell’economia reale. Con effetti positivi anche sulle tasche degli italiani. La conferma è arrivata, ieri, dal cosiddetto "Misery Index", l’indice elaborato mensilmente dalla Confcommercio, l’associazione guidata da Carlo Sangalli, che misura il "disagio sociale" causato dalla disoccupazione estesa e dalla variazione dei prezzi di beni e servizi ad alta frequenza di acquisto. Ad aprile, secondo una nota diffusa ieri dall’associazione delle imprese del commercio, c’è stata una nuova flessione, sia pure di pochi decimali: l’indice è passato dall’11,8 di marzo all’11,5 del mese successivo, il risultato migliore dal 2008 e che rappresenta la sintesi della riduzione della disoccupazione (dal 7,8% al 7,6%) e da un lieve aumento del paniere di beni e servizi più acquistati (dal 2,5 al 2,6%).

Ancora una volta, spiegano gli esperti dell’associazione di Piazza Belli, il rientro "dell’area del disagio sociale sembra affidato prevalentemente alla possibilità di aumentare i livelli occupazionali". Anche perché negli ultimi mesi c’è stata una netta frenata del calo repentino dell’inflazione registrato nell’ultima parte dell’anno scorso. Ad aprile, infatti, c’è stato un aumento di 84mila occupati sul mese precedente e una diminuzione di 55mila persone in cerca di lavoro. A questi andamenti – si legge nella nota della Confcommercio – si è associata una sostanziale stabilità degli inattivi (+5mila sul mese). "Queste dinamiche hanno portato a un ridimensionamento del tasso di disoccupazione ufficiale, sceso al 6,9% (il dato più basso da dicembre 2008)". Inoltre, nello stesso mese, le ore autorizzate di cassa integrazione sono state poco più di 37,3 milioni, a cui si sommano circa 780mila di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà. Diverso, invece, il copione sul fronte dell’inflazione.

Sempre ad aprile, infatti, i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione su base annua del 2,6%, in aumento di un decimo di punto rispetto a marzo. Un trend che tuttavia, spiegano gli esperti di Confcommercio, non "desta particolari preoccupazioni in considerazione del fatto che, stando alle prime stime, a maggio la variazione dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto si dovrebbe confermare al 2,6%". Intanto la Fipe, la Federazione italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio, ha comunicato la firma del nuovo contratto di lavoro nel settore della ristorazione che riguarda circa un milione di dipendenti. Tra le principali novità, l’aumento in busta paga di 200 euro a regime, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e una durata di tre anni e mezzo, con scadenza il 31 dicembre del 2027.