Lunedì 23 Giugno 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Bonus condizionatori, conviene affrettarsi: solo nel 2025 è al 50%

E' possibile richiederlo anche senza ristrutturare casa. Dall’anno prossimo scenderà al 36%

Il bonus condizionatori 2025

Il bonus condizionatori 2025

Roma, 14 maggio 2025 – Il caldo è ormai alle porte, e in molti cominciano a valutare preventivi di spesa per rinfrescare casa. Anche per quest’anno, è possibile ottenere il bonus condizionatori, col quale usufruire di una serie di agevolazioni fiscali. Il bonus è concepito per aiutare tutti i proprietari di abitazione o coloro i quali abbiano il diritto reale di acquistare e installare condizionatori e impianti di climatizzazione. Il limite massimo per la detrazione è fissato nel 50% della spesa di 96mila euro, che è la più alta possibile. In ogni caso, il bonus può essere richiesto sia se si ristruttura casa, sia se semplicemente si vuole migliorarne l’efficienza energetica.

Come funziona il bonus condizionatori

Gli impianti per i quali è previsto il bonus sono i climatizzatori, le pompe di calore e i deumidificatori. La detrazione Irpef prevista per il bonus legato alla ristrutturazione di un immobile, è pari al 50% e avviene con rate costanti in 10 anni. Terminati i lavori, è necessario il rilascio dell’attestato di conformità e il libretto d’impianto.

Se invece non si ristruttura casa, è necessario che si installi una pompa di calore al posto di un impianto meno efficiente dal punto di vista energetico. Cambiano le aliquote se gli interventi avvengono su una seconda casa. Sulla prima casa, il bonus ristrutturazione rimarrà in vigore al 50% fino al 31 dicembre 2025, poi scenderà nel 2026 e fino a tutto il 2027 al 36%; il bonus ristrutturazione sulla seconda casa è applicato al 36% nel 2025, con taglio al 30% nel 2026 e 2027; l’ecobonus assicura il 50% nel 2025, ma scenderà nel 2026 e 2027 al 36%; sulle seconde case, l’ecobonus è del 36% per tutto il 2025 e scenderà al 30% nel 2026 e 2027.

Come richiedere il bonus condizionatori

La richiesta del bonus, che può provenire anche in casi di nuda proprietà, dunque anche da parte di esercenti, associazioni di professionisti, enti pubblici e privati che non svolgano attività commerciali, condomini, cooperative di abitazioni e istituti autonomi di case popolari, deve essere presentata con la dichiarazione dei redditi, tramite il modello 730 o quello dei Redditi Pf. Durando 10 anni la detrazione, la domanda andrà ripetuta ogni anno. Prima ancora della dichiarazione, occorrerà compilare l’apposito modulo reperibile sul sito dell’Agenzia delle entrate, indispensabile in caso di controlli. Entro 3 mesi dalla fine dei lavori, collaudo incluso, si dovrà infine trasmettere la scheda tecnica all’Enea. Se l’intervento riguarda pompe di calore installate con l’ecobonus, occorrerà anche l’Ape finale e l’asseverazione dei requisiti tecnici dei lavori e della congruità di spesa. E’ importante notare che l’installazione deve avvenire entro il termine ultimo del 31 dicembre 2025, e che la potenza massima dei condizionatori deve essere di 12 kW per le pompe di calore aria-aria, sia monosplit che multisplit.