Lunedì 29 Aprile 2024

Borse in rosso, spaventano la variante Omicron e i lockdown

Chiusura in calo per i mercati asiatici. Milano perde il 2,70%. Male anche il resto d'Europa

Un operatore della Borsa di New York (Ansa)

Un operatore della Borsa di New York (Ansa)

Roma, 20 dicembre 2021 - La variante Omicron spaventa anche le Borse. Il lunedì sui mercati si apre all'insegna del segno meno: chiudono in negativo le piazze asiatiche (Tokyo -2,13%, Shanghai -1,07%, Shenzhen -1,77%, Seul -1,81%, Hong Kong -1,90%) e l'Europa è in netto calo. Pesano le possibili restrizioni di contenimento del Covid - con l'Olanda in lockdown - e gli effetti negativi sulla ripresa economica. Sotto i riflettori anche le decisioni delle banche centrali, con la Fed che non convince del tutto gli investitori, e lo stop al maxi piano Usa su clima e welfare 'Build back better'. 

A Milano il Ftse Mib è arrivato a cedere anche il 3% e ora segna -1,89%.Listino compatto in flessione, in controtendenza Diasorin con segno più grazie al boom dei tamponi. Tutte in rosso anche le altre piazze del Vecchio Continente: Francoforte -1,68%, Madrid -1,5%, Londra -1,09%, Parigi -1,01%. Affondano le compagnie aeree europee con l'indice d'area stoxx cede il 2,6%. Male anche il turismo con alberghi e ristorante che cedono il 3,5%.

Lo spread tra Btp e Bund tedesco ha aperto in rialzo a 133 punti, rispetto ai 130 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale sale allo 0,95%, rispetto allo 0,94 della vigilia.

Cresce il Vix, l'indice della paura

E la mutazione Omicron fa schizzare il Cboe Volatility Index, noto come "indicatore di paura" di Wall Street. La curva del Vix riflette le aspettative a lungo termine per la volatilità del mercato e un'inversione della curva suggerisce agli investitori di considerare le prospettive a breve termine più incerte di quelle a lungo termine. L'indicatore creato dal Chicago Board Options Exchange (Cboe), stima la volatilità implicita delle opzioni sullo S&P 500. Il Vix ha raggiunto il suo massimo a 82,69 nel marzo del 2020, in piena prima ondata del Covid. Ora si colloca a 26,9 con un balzo rispetto a venerdi' scorso dell'11%.