Lunedì 29 Aprile 2024

Vercelli, ex insegnante uccisa. Fermato il figlio adottivo

Il giovane affetto da ludopatia: avrebbe reagito al rifiuto della donna di dargli soldi. "Così ha ingannato gli inquirenti"

Polizia (Foto di repertorio)

Polizia (Foto di repertorio)

Vercelli, 16 luglio 2018 - Tragica svolta nel caso di Paola Merlo, 66 anni, trovata morta nella sua casa di Vercelli martedì scorso. La polizia ha fermato il figlio adottivo, Caleb Ndong Merlo, 30 anni. Era stato proprio lui a dare l'allarme: l'uomo, originario del Camerun, aveva parlato di una caduta accidentale ma gli accertamenti della Squadra Mobile e l'autopsia raccontano un'altra verità. 

A far scattare le indagini sul decesso dell'ex insegnante, molto conosciuta in città perché attiva anche nel mondo del volontariato e del sindacato, era stata una fonte confidenziale, che ha segnalato alla polizia alcune "incongruenze" nel resoconto del giovane. Caleb ha raccontato ai medici del 118 di aver trovato la madre morta in bagno con ferite alla testa e sul corpo, ipotizzando una caduta mentre stava facendo le pulizie. Una versione sconfessata però dalle "numerose evidenze probatorie"  ottenute attraverso le indagini e le attività tecniche effettuate. L'esame autoptico ha sgomberato poi il campo da dubbi, accertando che la Merlo è stata vittima di una "brutale aggressione". 

Gl investigatori hanno ricostruito anche il probabile movente: il 30enne, affetto pare da ludopatia, aveva problemi economici. Avrebbe reagito al rifiuto della madre di soddisfare le sue continue richieste di denaro.