Vaccino antinfluenzale 2018, la guida. Costo, per chi è gratuito, quando farlo

I consigli di Fabrizio Pregliasco, virologo di OsservatorioInfluenza.it. Come regolarsi con bambini, anziani, malati cronici, gestanti, cardiopatici e agenti incaricati di servizi di pubblica utilità

Influenza 2018, vaccino (foto archivio iStock)

Influenza 2018, vaccino (foto archivio iStock)

Roma, 16 ottobre 2018 - L’anno scorso 8 milioni e 677mila persone in Italia hanno sofferto di influenza. Sarebbe bene cautelarsi per tempo con la vaccinazione antinfluenzale, in particolare per determinate categorie per le quali è raccomandato, e altre per le quali è consigliato, oltretutto le dosi di vaccino saranno disponibili in farmacia. Fabrizio Pregliasco direttore scientifico di OsservatorioInfluenza.it ci spiega come preparare le difese del nostro organismo con il vaccino. La profilassi antinfluenzale è una risorsa per la nostra salute, per qualunque dubbio è importante parlarne con il medico. Vediamo l’elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente

QUANTO COSTA L’antinfluenzale è offerta gratuitamente alla popolazione a rischio, ma tanti tra quelli che sono interessati a proteggersi, e che non rientrano nelle categorie, possono acquistare il vaccino in farmacia (il costo può variare, intorno ai 20 euro).

CALENDARIO La campagna di vaccinazione inizia nella seconda metà di ottobre e si conclude il 31 dicembre. L'organismo sviluppa gli anticorpi nel giro di una settimana e la protezione è assicurata per sei mesi.

DOVE RIVOLGERSI Le strutture pubbliche, ambulatori delle Aziende sanitarie e servizi di igiene pubblica. Privatamente è possibile rivolgersi al medico di medicina generale o al pediatra di famiglia.

TIPOLOGIE Esistono diversi tipi di vaccino antinfluenzale, fatevi consigliare dal vostro medico, esistono vaccini adiuvati, che assicurano una maggiore immunizzazione, formulazioni trivalenti e quadrivalenti.

AVENTI DIRITTO ALLA VACCINAZIONE GRATUITA persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite; diabete e altre malattie metaboliche (inclusa l’obesità con indice BMI sopra i 30) insufficienza renale/surrenale cronica malattie del sangue, degli organi linfatici, tumori malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci dopo trapianto, o da HIV malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici patologie croniche associate a un aumentato rischio di insufficienza respiratoria (ad esempio malattie neuromuscolari); epatopatie croniche soggetti di età pari o superiore a 65 anni. bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

LE PREVISIONI La prossima stagione dovrebbe essere di intensità media, 4-5 milioni di casi attesi, oltre ad altri 8-10 milioni dovuti a forme derivanti da virus respiratori e parainfluenzali. Fabrizio Pregliasco, virologo presso l’Università di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi (Gruppo San Donato) ricorda che l’influenza e la polmonite sono classificate tra le prime 10 cause di decessi in Italia. Raggiungere la copertura vaccinale della popolazione rimane un obiettivo prioritario, fissato al 75% dal Ministero della Salute.

LE RACCOMANDAZIONI La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente anche alle seguenti categorie: persone che possono trasmettere l’infezione a soggetti ad alto rischio medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali familiari adulti e bambini di soggetti malati (Indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato) soggetti addetti a servizi di interesse collettivo, ad esempio forze di polizia, Vigili del fuoco, donatori di sangue vaccinazione antinfluenzale offerta gratuitamente ai lavoratori da parte dei datori di lavoro persone a contatto con animali: allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari

PROFILASSI ANTINFLUENZALE, ANZIANI E BAMBINI “Fondamentale ricordare – conclude Pregliasco – che la vaccinazione rappresenta un’importante tutela per la popolazione. Per comprenderne la rilevanza e l’opportunità della vaccinazione è importante divulgare informazioni semplici, ma esaustive”. Sul portale  www.osservatorioinfluenza.it sono raccolte le domande degli utenti. Le maggiori incertezze che il pubblico del web esprime sono legate alla possibilità di fare la vaccinazione in presenza di patologie croniche (cardiache, respiratorie e oncologiche), soprattutto in età avanzata o all’opportunità di vaccinare i bambini. “Non ci sono dubbi che chi ha patologie croniche debba limitare il rischio di complicanze – conclude Pregliasco – . Per quanto riguarda i bambini la decisione può essere condivisa con il pediatra. Non si deve però dimenticare che, vivendo spesso in comunità differenti (asilo, scuola, associazioni sportive) la vaccinazione rappresenta non solo uno strumento di protezione personale ma anche una barriera contro la diffusione del virus”.