La figlia 13enne dormiva mentre si consumava la tragedia che distruggeva la sua famiglia. Femminicidio ad Agropoli, grosso centro in provincia di Salerno, dove un pizzaiolo di 63 anni, Vincenzo Carnicelli, un passato in Germania sul lago di Costanza, ha ucciso a coltellate la moglie di 44 anni, Annalisa Rizzo, impiegata in banca. Poi ha orientato la lama verso di sé e si è tolto la vita. È accaduto ieri mattina verso le 7. Secondo la prima ricostruzione, i coniugi che abitavano nello stesso appartamento ma si stavano separando avrebbero iniziato a litigare.
La discussione si è trasformata in aggressione da parte dell’uomo che ha afferrato un coltello con lama lunga, probabilmente recuperato dalla cucina, e si è scagliato contro la moglie. La donna ha cercato di difendersi, forse brandendo anche lei un coltello, per questo ci sarebbero ferite sul corpo e sul volto di Carnicelli, compatibili con graffi o lesioni causate da oggetti taglienti. Il pizzaiolo, invece, ha sferrato coltellate mortali all’addome e al torace della moglie. Poi si è ucciso con la stessa arma. La madre di Annalisa ha telefonato ripetutamente, senza avere mai risposta. Preoccupata, quasi avvertisse qualcosa di terribile, si è recata con il marito al primo piano di via Doninzetti. Sono stati i nonni a svegliare la tredicenne e a scoprire la macabra scena.
Sangue dappertutto, i corpi di Annalisa e del marito senza più vita. Poi hanno chiamato i carabinieri, poco prima delle 9. Il padre della donna, in preda al dolore e alla rabbia, ha inveito contro l’uomo. "Le avevo detto di lasciarlo", ha ripetuto più volte. Allertato il magistrato di turno presso la procura di Vallo della Lucania che ha disposto l’autopsia. Sul posto i carabinieri del Ris di Salerno. Sconcerto tra vicini e amici della coppia che, nonostante i rapporti non idilliaci e la procedura di separazione tra i due, non immaginavano un simile epilogo.
Nino Femiani