Venerdì 26 Luglio 2024

Torre Melissa (Crotone), abbattuto l’ecomostro della ‘ndrangheta con 400 chili di dinamite: il video

Il presidente della Regione Occhiuto sull’ormai ex palazzo Mangeruca: “La Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente”. Gli applausi dei cittadini

Torre Melissa (Crotone), 17 dicembre 2023 – A Torre Melissa (Crotone) è stato abbattuto dopo 40 anni l’ecomostro della ‘ndrangheta, palazzo Mangeruca, che deturpava uno dei tratti più belli della costa calabrese

La demolizione, che ha richiesto 400 chili di dinamite, è avvenuta alle 13.19. Sono bastati due secondi.

La demolizione

Sono stati necessari precisamente 360 chili di dinamite, divisi in 300 microcariche esplose in 300 millesecondi, per fare collassare la costruzione e cancellarla dal panorama tra Torre Melissa e Cirò Marina. Si è trattato di una ‘demolizione a cerniera’. L’immobile, ha spiegato l’ingegnere strutturista Giuseppe Misiano che per l’azienda Lavori Stradali di Crotone si è occupato della demolizione controllata, è stato volutamente fatto piegare verso la zona di campagna per non danneggiare la statale 106 e alcune abitazioni vicine. Un lavoro perfettamente eseguito che è stato salutato dagli applausi della folla di cittadini che ha assistito alla demolizione.

Che cos’era palazzo Mangeruca

L’ex mobilifico, 6 piani per seimila metri quadrati, si trovava sulla Statale 106 ed era stato dapprima sequestrato (nel 2007) e successivamente confiscato (nel 2009) a Costantino Mangeruca, nell’ambito dell’operazione Piazza Pulita e definitivamente confiscato nel 2012. Il palazzo è stato fatto implodere grazie alla tecnica della distruzione controllata attraverso 400 chili di dinamite in microcariche.

Torre Melissa (Crotone): abbattuto palazzo Mangeruca, ecomostro dell'ndrangheta
Torre Melissa (Crotone): abbattuto palazzo Mangeruca, ecomostro dell'ndrangheta

La giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto il 15 maggio 2022 aveva approvato - su proposta dell’allora assessore al Turismo, Fausto Orsomarso - una delibera che stanziava 700mila euro per la distruzione del palazzo e la successiva realizzazione di un’area camper.

Le parole del presidente Occhiuto

“La Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, deturpando il nostro territorio. Lo Stato è più forte della criminalità organizzata”, ha dichiarato Occhiuto. “Questa storica demolizione è il frutto di un lavoro di più Istituzioni: l’Arma dei Carabinieri ha svolto un’opera straordinaria per velocizzare le procedure, l’Agenzia per i beni confiscati ha fatto altrettanto, così come la Prefettura. Oggi dimostriamo che la Calabria è cambiata: combatte le mafie e l’abusivismo edilizio, affermando che le Istituzioni sono più forti dei poteri criminali. Anzi, io assumo l’impegno a finanziare, come ho fatto in questo caso, tanti altri abbattimenti per riqualificare le aree dove la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, al fine di restituire quegli spazi ai cittadini nel modo più appropriato. Ringrazio il governo perché mi è vicino in questa attività, a dimostrazione del fatto che oggi la Calabria è una Regione diversa, anche per la comunità nazionale”. 

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