PAVULLO (Modena)
Lo aveva già fatto due anni fa, il giorno di Santo Stefano, quando servirono diverse ore per convincerlo ad arrendersi. E anche stavolta, ieri, è stata lunga la trattativa che ha portato un carabiniere in pensione (congedato nel 2011) con problemi di depressione negli ultimi tempi, a uscire dalla sua casa di Pavullo, sull’Appennino modenese, dove si era barricato tenendo in ostaggio la moglie. Decisiva è stata l’opera di mediazione degli specialisti dell’Arma, suoi ex colleghi, e la collaborazione con il suo avvocato, Cosimo Zaccaria, che come nel 2022 ha contribuito a un esito positivo. Anche la moglie sta bene. L’abitazione era stata fin dalla mattinata cinturata da forze dell’ordine, carabinieri e polizia, quando il 70enne si è barricato in casa. Era armato: aveva con sé una pistola detenuta illegalmente e non è chiaro come se la sia procurata. Dopo quello che era successo nell’altra occasione, infatti, era stato denunciato e gli erano state tolte le armi che aveva in modo regolare. Anche il porto d’armi gli era stato revocato. Ora la sua posizione sarà nuovamente valutata dal punto di vista penale, ma anche clinico: probabilmente sarà affidato a una struttura sanitaria e si sta valutando se sottoporlo a qualche misura. Il 70enne avrebbe riferito di allucinazioni avute durante la notte e avrebbe manifestato più volte l’intenzione di togliersi la vita, ma dicendo spesso frasi sconnesse. La moglie non sarebbe mai stata minacciata e ha tentato di dissuaderlo e di calmarlo.
"È stato compiuto un miracolo. È una persona bisognosa di cure e nelle prossime ore capiremo se riusciremo a collocarlo subito in un centro di assistenza ed evitare che sia mandato in carcere, perché è una situazione di equilibrio molto precario", ha detto l’avvocato Zaccaria. "Questo episodio – ha scritto il sindacato Usmia carabinieri – sottolinea la necessità urgente di affrontare le sfide nel sistema di supporto psicologico in Italia. Le forze dell’ordine, tra cui i carabinieri, si trovano spesso ad affrontare situazioni complesse legate alla salute mentale senza le risorse e la formazione necessarie". L’invito alle istituzioni competenti è quindi quello di "prendere provvedimenti immediati per migliorare il sistema di supporto psicologico, al fine di garantire un’assistenza adeguata a coloro che ne hanno bisogno e di alleviare le pressioni sulle forze dell’ordine".
m. p.