Martedì 23 Aprile 2024

Sulla scheda la lista è ConTe "Un esperimento a 5 Stelle"

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di Elena G. Polidori

Da tempo se ne parlava, in ambienti 5stelle, come di una possibilità. Un test per capire quanto potesse valere nell’urna il peso dell’ex premier e leader dei grillini, Giuseppe Conte (foto). L’idea era stata di Rocco Casalino, con Conte ancora a Palazzo Chigi, poi quelle chiacchiere sono finite nel dimenticatoio. Si sono fatte lista vera al prossimo turno delle amministrative, il 12 giugno, decretando la scomparsa di quella M5s. Siamo a Rieti, comune tra i più belli del Lazio. È qui che si assiste alla scomparsa del simbolo grillino e all’apparizione del cognome di Conte, con il gioco un po’ trito di Con-te. Restano le 5 stelle, almeno quelle.

Ma se tanti parlamentari stellati guardano all’Umbilicus Italiae, come lo chiamavano i latini, è perché il Movimento da queste parti ha già cambiato pelle. Che l’operazione sia benedetta dai vertici è confermato da parlamentari e consiglieri regionali che a Rieti fanno di tutto per emergere. "Quello di Rieti è un esperimento, un contenitore più largo – spiega la deputata Francesca Flati – vediamo quale sarà l’effetto". "Giochiamo sul nome di Conte – ammette il capolista, Roberto Casanica, 53 anni, "ma a fin di bene". Si vedrà insomma se questa personalizzazione di ritorno avrà un senso anche in futuro. I 5stelle reatini spiegano che l’idea è venuta quando gli attivisti napoletani hanno fatto sospendere dal tribunale tutte le cariche interne del Movimento, tra cui l’elezione stessa di Conte a capo politico.

"Non si capiva bene se avremmo potuto presentare il simbolo o no, dunque abbiamo messo le 5 Stelle e sotto ConTe, scritto attaccato, per dare una connotazione chiara agli elettori". Due mesi dopo, ora che ai piani alti del Movimento si discute davvero del cambio del nome, e Rieti è diventato quasi un modello. Un’avanguardia, chissà. "Senza voler essere presuntuosi - chiude Casanica - magari quello che accade a Rieti poi avviene anche più in grande".