Sabato 12 Luglio 2025
MATTEO ALFIERI
Cronaca

Stuprata a 13 anni: choc in un campeggio

Grosseto, il drammatico racconto della ragazzina ai genitori. Trascinata da un 46enne in una zona nascosta, poi gli abusi sessuali

Il terrore si sarebbe materializzato venerdì pomeriggio con le sembianze di un uomo di 46 anni che l’ha immobilizzata in un angolo lontano da occhi indiscreti, sfogando il suo barbaro istinto sessuale su di lei. Lei che ha appena 13 anni e che non aveva certo la forza di reagire, di difendersi di fronte ad una simile furia. Il racconto della ragazzina è terribile come può esserlo un fatto destinato a segnarti il corpo e la mente in maniera brutale e indelebile. La parole dette ai genitori non appena l’aguzzino ha mollato la presa consentendole di fuggire, dicono di una violenza sessuale subìta in un campeggio maremmano dove l’adolescente e la famiglia si trovavano. L’uomo, di nazionalità straniera (pare dell’Est Europa) sarebbe in qualche modo riuscito a portarla lontano dai luoghi frequentati e avrebbe abusato di lei.

Questo è quanto ha raccontato ai genitori prima di essere soccorsa e trasferita in ospedale per gli accertamenti e le cure, momento in cui sono iniziate anche le ricerche dell’uomo che – a quanto pare – non era neanche un perfetto sconosciuto alla famiglia. Indagano i carabinieri, ai quali è stata presentata la denuncia del fatto, ma la notizia è stata segnalata anche alle altre forze di polizia perché il presunto stupratore si sarebbe allontanato sulla statale Aurelia alla guida di un’auto di colore bianco. Posti di blocco attivati per cercare di intercettare il fuggitivo che, però, almeno fino alla tarda serata di ieri non avevano dato gli esiti sperati.

La ricostruzione al momento si basa sulla testimonianza resa dalla tredicenne, in evidente stato di choc, ma tanto è bastato per avere gli elementi ritenuti validi a far partire una caccia all’uomo non solo nel territorio maremmano, perché il tempo avuto dal presunto aguzzino per allontanarsi potrebbe essere stato sufficiente a fargli percorrere anche di molti chilometri. E la Maremma in questa fine estate ripiomba nello stesso incubo con il quale era iniziata. A giugno, infatti, una ragazzina di 15 anni aveva denunciato di essere stata vittima di abusi sessuali commessi da alcuni coetanei durante una festa che lei stessa aveva organizzato in un’abitazione a Marina di Grosseto. "Mi hanno portata nel bagno e mentre uno di loro era rimasto sulla porta per impedire che qualcuno potesse entrare, gli altri mi hanno violentata".

Questo raccontò ai genitori la mattina seguente che si rivolsero alla polizia. Quei ragazzi lei sapeva bene chi fossero e con nomi e cognomi gli uomini della Squadra mobile si presentarono nelle loro abitazioni con un avviso di garanzia uscito dalla Procura dei minori del Tribunale di Firenze. Sono in quattro adesso a dover rispondere di queste accuse e martedì si svolgerà l’incidente probatorio durante il quale l’adolescente sarà ascoltata di nuovo. Durante le indagini i poliziotti hanno posto sotto sequestro i telefoni cellulari sia degli indagati che della ragazza così da poter effettuare una perizia per capire se lì dentro ci sia rimasta traccia di messaggi o addirittura video (perché pare ci fosse anche un filmato girato all’interno del bagno) in grado di fornire altri elementi a suffragio della denuncia.