Martedì 23 Aprile 2024

Sorpasso storico: lo streaming digitale supera i dvd

di Arnaldo Liguori

Gli italiani preferiscono lo streaming ai dvd. Eppure, il supporto fisico, nonostante il dilagare di Netflix&Co, resiste ancora. Complice la pandemia l’industria dell’audiovisivo è mutata: nel 2020 il fatturato del digitale (108 milioni di euro) ha superato per la prima volta quello dei prodotti fisici (103 milioni).

Le ragioni sono diverse. Innanzitutto, il tempo trascorso in casa ha abituato le famiglie italiane ad usare le piattaforme streaming. A causa delle serrande abbassate, poi, si è registrato stato un calo generale degli acquisti. Infine, la mancanza di nuovi film e titoli ha impattato negativamente su tutto il settore.

Secondo i dati di Univideo – l’associazione degli editori audiovisivi – durante il primo lockdown le vendite di dvd e blu-ray sono crollate del 68%. Quest’anno, il mercato è tornato ai livelli pre-pandemici, ma i fruitori sono "sempre più digital e premiano quei media capaci di offrire contenuti personalizzati e più vicini alle esigenze del pubblico".

"D’altra parte – afferma Pierluigi Bernasconi, presidente di Univideo – la qualità migliore resta di gran lunga quella su disco. Lo streaming sconta ancora la qualità della connessione internet, che in larga parte del nostro Paese non è eccellente. Guardare un film su una tv di nuova generazione attraverso un lettore Blu-ray è il massimo della resa cinematografica in ambito domestico".

Giovedì sera, all’Anteo palazzo del cinema di Milano, sono stati proiettati alcuni trailer in 4K per confrontare la resa digitale con quella del supporto fisico. Il risultato? La qualità visiva e tecnologica del blu-ray è nettamente superiore in termini di definizione: la banda larga dello streaming non regge il confronto.

E ora che si avvicina il Natale, spiega Bernasconi, "il cofanetto con una versione speciale è ancora un ottimo regalo, qualcosa che i collezionisti ancora apprezzano. Se una persona desidera godersi appieno un film in tutta la sua meraviglia allora deve orientarsi, ancora oggi, sul caro “vecchio“ disco in alta definizione".