Giovedì 2 Maggio 2024

Solo uomini all’Agenzia del farmaco. E la foto scatena le polemiche

Fa discutere l’immagine divulgata dall’Aifa: nessuna donna fra i 10 membri del nuovo board

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Roma, 19 aprile 2024 – Una foto che fa discutere il mondo scientifico italiano: non una sola donna fra i 10 membri insediatisi ieri del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco, presieduto da Robert Giovanni Nisticò, 50 anni il prossimo dicembre, docente di farmacologia a Roma Tor Vergata, esperienze nel Regno Unito, in Spagna e negli Usa, considerato una personalità a livello scientifico. Il suo nome è stato indicato al posto del professor Giorgio Palù dal ministero della Salute e approvato dalle altre istituzioni che fanno parte del board.

Nessuno ha criticato il suo nome, anzi, ma il mondo scientifico, accademico e delle aziende farmaceutiche si chiede se non ci fosse stata una donna all’altezza di entrare nell’organismo che regola la sperimentazione e la messa in commercio dei nuovi farmaci nel nostro Paese, ne decide i prezzi, ne segue il ciclo di vita e ne controlla sicurezza e appropriatezza. "Il 50% di chi usufruisce dei medicinali sono donne – si fa notare da parte di manager, farmacisti, scienziati – e ad esempio sulla gratuità della pillola anticoncezionale pillola che le riguarda direttamente, e che è stata negata dal precedente Cda, consiglio, possibile che nessuna scienziata potesse concorrere alla discussione?".

L’Aifa è un ente di diritto pubblico e quindi non entra in quelli nei quali bisogna rispettare la "quota di genere" di almeno un terzo dei componenti, ma eticamente molti considerano questa esclusione un duro colpo all’impegno femminile nel mondo scientifico. C’è anche chi ricorda che questa anomalia tutta italiana esisteva anche nel precedente Consiglio, mentre per trovare una figura femminile di vertice bisogna tornare ad Anna Rosa Marra che fu direttrice generale ad interim quando Nicola Negrini concluse il suo mandato.