Giovedì 9 Maggio 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Semaforo intelligente: dalle multe al traffico, come funziona. Così ci cambierà la vita

L'assessore di Roma lunedì incontra il colosso Google, che sta sperimentando il suo sistema in Israele. Occhio alle contravvenzioni

I semafori saranno sempre più intelligenti

I semafori saranno sempre più intelligenti

Roma, 19 novembre 2021 - Il semaforo intelligente  fa anche la multa e la 'spia' ai vigili urbani. Non solo ti multa in automatico se bruci il rosso, ma ti fa anche arrivare la pattuglia se ad esempio parcheggi in seconda fila  in zona incrocio. Oltre, naturalmente, a ridurre traffico e inquinamento. E non serve il nuovo codice della strada.

L'assessore romano incontra Google

Roma va in avanscoperta. La città più congestionata d’Italia e 18esima al mondo – ha code più o meno come Londra, 66 ore all’anno perse per ogni automobilista contro  69 nella statistica Inrix Global Traffic – gioca la carta dell’intelligenza artificiale. L’assessore alla mobilità  Eugenio Patanè lunedì incontrerà Google per parlare di questo. Il colosso di Mountain View sta tirando le fila di un esperimento in Israele, che si prepara ad essere replicato anche in Brasile. Semafori di nuova generazione capaci di prevedere i flussi di traffico in modo sempre più sofisticato, dai primi dati diffusi garantirebbero una diminuzione di code (e inquinamento) tra il 10 e il 20%. “Incontrerò Google come altri interlocutori, da Hitachi a Siemens – chiarisce l’assessore –. Poi naturalmente dovrà essere fatta una gara europea”.  La capitale spinge sull’acceleratore anche perché conta più di 1.500 semafori, una decina quelli già tarati per pizzicare chi passa col rosso.

Le nuove frontiere

Luca Avarello, ingegnere di ’Roma servizi per la mobilità’ , fa una premessa: “Siamo una delle città con il maggior numero di impianti semaforici. Per fare un esempio, Torino ne ha 400-500. Secondo tema, avevamo un gap tecnologico profondo che stiamo superando, in media investiamo tre milioni all’anno sull’innovazione". "Il semaforo intelligente - chiarisce - dev’essere in grado di determinare i tempi di verde rosso e giallo non solo stimando qual è il traffico che impegna l’incrocio ma anche misurandolo con continuità. Questo ci propone la letteratura. Ognuno di noi vorrebbe che il semaforo fosse in grado di leggere le code e stabilire quanto deve durare il verde. Tutti i produttori stanno andando in quella direzione".

Roma ha  ottenuto un finanziamento europeo ad hoc per installare sensoristica non più tradizionale. "Una volta - spiega il tecnico - c’erano soltanto le spire a terra, molto onerose, basta che qualcuno metta mano nel sottosuolo della strada e le distrugge. Oggi invece c’è una sensoristica intelligente, videoanalisi e radar molto sofisticati che fanno conteggi, controllano le traiettorie e stimano la velocità di avvicinamento agli impianti semaforici. Sono installati nella parte alta del semaforo e misurano fino a 150 di distanza dall’incrocio stesso. Contano il flusso diviso per tipologia, calcolano la velocità di avvicinamento. Questa è la grande innovazione sulla quale si sta lavorando".

Smart road

In contemporanea va avanti la  smart road, "apparati di bordo o anche semplici app che stiamo testando, per pemettere all’utente di sapere il tempo di verde che gli resta, per decidere se rallentare o accelerare. Si tratta di sistemi integrati con i produttori di veicoli, che hanno già apparecchiature  in grado di ricevere queste informazioni”.  Ma i semafori di nuova generazione saranno ancora più sofisticati nel fare le multe? “In dieci impianti - spiega l'ingegnere - abbiamo installato il sistema per controllare se durante il rosso c’è il superamento della striscia di arresto. Così i semafori  sono già in grado di fare sanzioni, ai sensi del codice della strada. Questo sistema sarà esteso a tutti gli incroci a rischio.  Ma il semaforo è anche in grado di leggere se c’è qualcuno parcheggiato in doppia fila davanti a un incrocio. Non scatta la sanzione automatica però consente a noi di indirizzare lì le pattuglie della polizia locale”.

Il giallo del giallo

La durata del giallo ha visto molti ricorsi vinti davanti ai giudici di pace. Non è passato nel nuovo codice della strada il tempo minimo. Quindi oggi la situazione varia non solo da una città all'altra ma proprio da un incrocio all'altro. Di fatto, sono gli ingegneri del traffico a decidere.  Tenuto conto della lunghezza dell'attraversamento pedonale e 'concedendo' un secondo a metro (così a Roma).   Gli addetti ai lavori ricordano che in caso di investimenti agli incroci, flussi e tempi semaforici diventano un oggetto di indagine. Passare con il rosso è un'aggravante specifica in caso di omicidio stradale.  Il perito Giorgio Marcon aggiunge"Qualsiasi strumento, quindi anche un semaforo, presuppone un progetto e dev'essere omologato".

Il caso Verona

La città è stata la prima in Italia a dotarsi di semafori che danno il via libera alle ambulanze in codice rosso, in avvicinamento.  Inoltre un sistema centralizzato consente di acquisire i dati in tempo reale e di pianificare gli interventi. Il Comune ha calcolato che dall'inizio di questo nuovo corso (2005) gli automobilisti risparmiano il 28% sui tempi di percorrenza.