Mercoledì 24 Aprile 2024

Turandot del Primo maggio alla Scala, riunione Cgil: nostra posizione non cambia

Delegati e comitato iscritti hanno confermato in un'assemblea che non intendono lavorare per la festa del lavoro

Teatro alla Scala di Milano

Teatro alla Scala di Milano

Milano, 28 gennaio 2015 - Non si sblocca la situazione sul Primo maggio alla Scala. Per quel giorno è in programma la Turandot diretta da Riccardo Chailly in concomitanza dell'apertura di Expo. Oggi delegati e comitato iscritti hanno confermato in un'assemblea che non intendono lavorare per la festa del lavoro anche al segretario della Camera del Lavoro, Graziano Gorla, e al segretario Slc Cgil di Milano Paolo Puglisi.

"Li ho invitati a una riflessione su una decisione che ritengo sbagliata - ha spiegato Puglisi -. Expo è un evento irripetibile" e quindi secondo il sindacalista bisognerebbe dare «la disponibilità perché si apra il sipario». Ma il suo appello (nei giorni scorsi aveva  parlato a favore dell'apertura anche la segretaria nazionale Susanna Camusso) è caduto inascoltato. "Teniamo botta. Punto - ha spiegato Francesco Lattuada, professore d'orchestra e delegato sindacale -. Non c'è stato nessun tipo di apertura da parte della direzione, nessuna risposta sul futuro del teatro e la nostra posizione si è irrigidita".

Contratto aziendale, contratto per i lavoratori serali sono alcune delle questioni aperte. Finora, si è detto nella riunione, alla Scala non sarebbe arrivato un numero sufficiente di adesioni a lavorare il Primo maggio. "Io ho ribadito la necessità di dare una risposta positiva alla richiesta - ha spiegato Gorla - per evitare anche di essere strumentalizzati. Mi pare ci sia una campagna contro questi lavoratori che nei sei mesi dell'esposizione danno tutto". Nessuna rottura però. "Abbiamo chiesto loro di riflettere perché il tempo c'è - ha concluso -. Credo che bisognerà riuscire a trovare un accordo con l'azienda"