Sardine a Roma, Santori: "Casapound non rovinerà la festa"

Il leader bolognese: "Penso non verranno a una manifestazione antifascista dove si canta 'Bella Ciao'". L'obiettivo è portare 100mila persone in piazza San Giovanni

Mattia Santori in piazza con le sardine: domani la manifestazione di Roma (ImagoE)

Mattia Santori in piazza con le sardine: domani la manifestazione di Roma (ImagoE)

Roma, 13 dicembre 2019 - Domani, un mese esatto dopo la prima manifestazione, quando in 13 mila a sorpresa hanno riempito piazza Maggiore a Bologna, le 'sardine' tentano la prova della manifestazione a piazza San Giovanni a Roma. Una specie di esame di maturità per i pesciolini che hanno conquistato le piazze di mezza Italia con un messaggio di fondo: dire  no al populismo, all'estrema destra nostalgica del fascismo, al razzismo e a ogni forma di discriminazione.  L'obiettivo dichiarato delle sardine è di arrivare a portare 100mila persone in San Giovanni. Non è una prova semplice: la piazza è capace di contenere fino a 500 mila persone e se le presenze sono poche si vede subito, a colpo d'occhio. Nell'attesa, oggi le sardine si sono riunite a Venezia, davanti alla stazione di Santa Lucia, e anche a Bolzano, dove all'affollato flash mob era presente anche la 95enne Lidia Menapace, partigiana, politica e saggista. "Quando le piazze si riempiono è sempre un buon segno", ha detto Menapace ricordando il suo passato da partigiana.

Tornando a Roma, l'appuntamento è nel primo pomeriggio, la scaletta è sempre la stessa: no alle bandiere di partito, circa 90 minuti di musica, letture, e spazio alla cultura. Annunciata la presenza di diversi artisti, scrittori o personaggi dello spettacolo (Giobbe Covatta, Alba Parietti, Dacia Maraini, Erri De Luca), politici e componenti della società civile e dell'associazionismo. "Non ci sarà un vero e proprio palco. Sarà tutto molto semplice", annuncia la 'sardina-capo' Mattia Santori, il più visibile in tv e sui giornali. 

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La partecipazione di CasaPound

Stephen Ogongo, uno dei portavoce romani del movimento, in vista dell'appuntamento aveva sostenuto: "Per me, almeno per ora, chiunque vuol scendere in piazza è il benvenuto. Che sia di sinistra, di Forza Italia o di CasaPound". Ne è seguito un diluvio di polemiche, e alla fine i quattro animatori bolognesi del movimento hanno stigmatizzato: "Le Sardine sono antifasciste, Ogongo ha commesso una ingenuità". 

Alla vigilia Santori taglia corto:  "I militanti di Forza Nuova o di Casapound? Penso non verranno - si augura - ma in caso contrario qualche decina di guastatori non riuscirà a rovinare la festa". Poi argomenta, un po' ironicamente: "Se vogliono partecipare a una manifestazione antifascista in cui si canta 'Bella Ciao' organizzata da un ragazzo di colore che lotta per lo 'Ius Soli', hanno un problema interno".

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​Mattia Santori: "Quanti saremo? Effetto sorpresa"

"Ci sono arrivati vari endorsement o annunci di partecipazione dal mondo politico, artistico, culturale, e religioso - ha detto Santori - Ci fa piacere perché l'obiettivo da sempre è metterci la faccia e uscire allo scoperto". Rispetto ai 'numeri' della piazza il leader delle sardine non si sbilancia spiegando che, come sempre, le adesioni sono state spontanee quindi non mancherà fino all'ultimo, l'effetto sorpresa. 

Da questo punto di vista siamo "completamente allo sbaraglio. A parte una quindicina di pullman che partiranno da Campania, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, la maggior parte della gente - ha spiegato - arriverà in maniera autonoma. A un giorno di distanza non abbiamo idea di quante persone ci saranno perché non c'è nessuna organizzazione in questo. E' il bello della diretta".  Al di là dei numeri, per Santori è importante il messaggio. "Ci interessa che i contenuti proposti siano un'alternativa al messaggio lanciato dalle destre. Credo che domani - ha detto - sarà comunque un successo perché le energie che scenderanno in piazza avranno un valore e un significato. Sarà soprattutto la piazza di Roma e della regione Lazio. Tuttavia, essendo la Capitale, la manifestazione ovviamente assume una valenza nazionale perché ci sarà tanta gente che vorrà unirsi pur essendo già stata in piazza in altre città". E sull'endorsement del Vaticano, Santori spiega: "La componente cattolica e cristiana c'è stata fin dall'inizio. Il nostro messaggio è stato raccolto tantissimo soprattutto da chi ha un percorso di fede che associa a un determinato stile di vita. Quindi non mi stupisce che anche il Vaticano si sia reso conto di questa sinergia".