
Matteo Salvini nell'ufficio da ministro degli Internin (ImagoE)
Roma, 2 giugno 2018 - Ha scelto una camicia bianca (con cravatta verde padano). Maniche arrotolate quanto basta, più stile Obama che Matteo l’altro, immagine del rigore amichevole e dell’uomo d’azione. È la prima foto di Matteo Salvini nell’ufficio da ministro. Eterno ritorno (d’immagine), trasversale. Con qualche prudenza. Perché va detto subito che la camicia bianca in politica usura. In passato, qualcuno ha persino pensato portasse male. Ricordate il ‘patto del tortellino’, era il settembre 2014, Matteo Renzi nel pieno della popolarità, la stampa pendeva dalle sue labbra. Sul palco dell’Unità a Bologna il leader lanciò l’asse della camicia bianca, di fatto il suo brand, look comune ai leader della sinistra europea, più o meno giovani ma sicuramente rampanti, eccoli sorridere nella foto, tutti scravattati. Parevano davvero i padroni del mondo. Solo che i più finirono male e solo il rilancio di Sanchez il bello – il sorriso più smagliante nel quadretto: si è appena ripreso la Spagna - ha fatto correggere il tiro. Poi ogni stagione ha il proprio asse. Quest’anno è tornato di moda quello da stiro. Merito di Elisa Isoardi, fascinosa presentatrice, compagna di vita di Salvini e dunque first lady della politica. 'Un venerdì da leone' si lanciò ad aprile su Instagram, e c’era la foto di lei casalinga che stirava una camicia (naturalmente bianca). Femministe lancia in resta, ma come ti permetti dopo anni di lotte. Toccò a Matteo svelare: veramente io non c'entro, era roba sua. Intanto però sulla rete impazzava il meme, la coppia mano nella mano a Cortina, camicia bianca d’ordinanza per entrambi portata fuori dai jeans, era l’agosto dell’anno scorso, le foto della riappacificazione dopo la tempesta. Ma ecco la parodia: sul candido capo di Salvini è ben impressa l’impronta bruciacchiata del ferro da stiro. Elisa ci ride su, «adoro». E sono altri migliaia di like.