Venerdì 10 Maggio 2024

Romani nella bufera L’accusa: "Tangente da 12mila euro"

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Il senatore di ‘Cambiamo’ ed ex Forza Italia, Paolo Romani, è indagato dalla Procura di Bergamo per corruzione, nell’ambito dello stralcio di una inchiesta risalente ad alcuni anni fa e relativa al fallimento, nel 2017, della società Maxwork. Si tratta di un fatto di cronaca noto anche per via del coinvolgimento dell’ex marito di Valeria Marini, Giovanni Cottone, procacciatore d’affari per la società che era finita sotto la lente dei magistrati di Bergamo. Ieri nel nuovo filone d’indagine, disposto dal pm Paolo Mandurino, risulta l’iscrizione nel registro degli indagati del senatore Romani. Non ci sono notizie, invece, circa perquisizioni a suo carico.

Per l’accusa l’ex azzurro sarebbe stato il destinatario di una presunta tangente di 12mila euro. "Siamo perplessi. L’imputazione è monca, dobbiamo capire quale è l’atto contrario ai doveri di ufficio di un parlamentare": così l’avvocato Daniele Benedini, legale del senatore Romani.