Lunedì 29 Aprile 2024

"Troppa attesa al pronto soccorso". Roma, due medici aggrediti in ospedale

Due diversi episodi al policlinico Umberto I. Intervenuti i carabinieri, responsabili denunciati. Salvini invita al Viminale il presidente degli ordini dei medici che chiede presidi di polizia nei Pronto soccorso

Medici in corsia

Medici in corsia

Roma, 5 agosto 2019 - "Troppa attesa al pronto soccorso": per questo due medici sono sono stati aggrediti, in due diversi episodi, ieri al policlinico Umberto I di Roma. Sul posto sono intervenuti, in entrambi, i casi i carabinieri della stazione Macao che hanno denunciato i due responsabili. Si tratta di un senza fissa dimora invalido di 36 anni e di una 23enne di Genzano. A quanto ricostruito dai carabinieri, in due momenti diversi, i due prima hanno lamentato la 'troppa attesa' al pronto soccorso, poi inveito e aggredito i due medici, tra cui una dottoressa.

Le accuse nei loro confronti sono quelle di interruzione di pubblico servizio, violenza a incaricato di pubblico servizio e lesioni personali. A causa dei colpi subiti uno dei dottori è stato medicato alla spalla con 10 giorni di prognosi. 

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini incontrerà nei prossimi giorni al Viminale il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri Federico Anelli. L'invito, sottolineano fonti del Viminale, fa seguito alla richiesta di Anelli - dopo l'aggressione di due medici al Policlinico Umberto I di Roma - di avere presidi di polizia nei pronto soccorso

"Presidi di polizia nei Pronto soccorso"

L'appello di Anelli è chiaro: "Prevedere presidi di polizia nei Pronto soccorso. Basta con la violenza contro i medici. Gli operatori sanitari non devono scontare il prezzo di cattive organizzazioni, carenze strutturali, fino allo sdoganamento di comportamenti aggressivi e prevaricatori che sembrano ormai socialmente accettati". E ancora: "Rivolgiamo un'esplicita richiesta d'intervento al ministro dell'interno Matteo Salvini nell'ambito del DDL Sicurezza attualmente all'esame del Senato".

Le aggressioni in ospedale: tre al giorno

Secondo i dati Inail sono in media tre al giorno le aggressioni denunciate in Italia dagli operatori sanitari. Soltanto nell'ultimo anno, sottolinea Anelli, "le violenze denunciate ammontano a 1.200 casi, di cui 456 hanno riguardato gli addetti al Pronto soccorso, 400 si sono verificati in corsia e 320 negli ambulatori. E questa è solo la punta dell'iceberg: molti medici e infermieri non denunciano, per pudore, per vergogna, per timore di ritorsioni, perché ci si è abituati alla violenza, o per poter finire il turno e non lasciare i pazienti senza assistenza".