Venerdì 3 Maggio 2024

Scuola, lo studente: "La nostra paura? Lezioni a singhiozzo"

Francesco Gitto (Messina): "Speriamo di restare in classe il più possibile"

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«La nostra più grande paura è che la scuola vada a singhiozzo, con aperture e chiusure continue a causa dell’epidemia". Francesco Gitto, 16 anni, alunno del liceo scientifico di Milazzo, si appresta a tornare tra i banchi come 8,4 milioni di suoi ’colleghi’.

Finalmente in classe…

"Sì! Quello che è mancato di più durante il lockdown e i mesi di didattica a distanza è stato proprio l’aspetto sociale della scuola, lo stare insieme, le relazioni. Ovviamente con le dovute precauzioni perché l’emergenza non è finita".

Quali sono le criticità secondo te?

"Innanzitutto gli spazi. In Sicilia mancano, è la stima di una settimana fa, 800 classi, 300 solo in provincia di Messina. Saremo costretti molto probabilmente a fare dei turni, a dividere le classi o a fare la didattica integrata. Mancano risposte anche sul fronte trasporti: se non verranno aumentate le corse si creerà una situazione rischiosa per gli studenti che viaggiano. E poi non si è ragionato per nulla ed è fuori da ogni agenda la questione della modalità delle assemblee di istituto o di classe, dell’elezione dei rappresentanti degli studenti. Anche questo fa la scuola".