Reggio Calabria, 29 marzo 2024 – In fuga dalla polizia, dopo un inseguimento si è schiantato contro un'altra volante che cercava di fermare la sua folle corsa. È successo nella tarda serata di ieri a Catona, quartiere alla periferia nord di Reggio Calabria.
Gli agenti a un posto di blocco avevano intimato l'alt a un automobilista alla guida di una Fiat Panda, che però non ha obbedito ed è fuggito lungo la via Nazionale. Intanto la polizia aveva posizionato di traverso sulla carreggiata una seconda volante per impedire il transito dei veicoli. Il conducente dell'utilitaria, però, non si è fermato per la seconda volta e ha distrutto la volante finendo poi contro un lampione. La velocità non ha consentito di frenare nemmeno alla volante impegnata nell'inseguimento, che è così andata a sbattere – anche questa – sull'auto messa di traverso. Sul posto sono intervenuti i medici del 118. Per un agente e per l'uomo alla guida della Fiat Panda si è reso necessario il trasporto in ospedale.
Secondo quanto si apprende, sembra che il conducente dell'utilitaria non abbia rispettato l'alt perché il mezzo era sprovvisto di assicurazione. L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per resistenza a pubblico ufficiale in attesa di capire se ci sono state altre ragioni alla base del comportamento sconsiderato.
"È un miracolo che nessuno sia rimasto ucciso, ma poteva essere una tragedia", dice Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, ricordando "cosa davvero significhi svolgere questo lavoro" in termini di impegno. E sottolinea “quanto sia rischiosa la nostra professione” anche il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia Stefano Paoloni. “Ora ci aspettiamo che si reagisca con la giusta severità a quanto accaduto – dice invece Pietro Gabriele, segretario Fsp Reggio Calabria –, perché chi ha sbagliato comprenda l’assoluta gravità di quanto commesso. È necessario difendere senza se e senza ma, con pene concrete, la sicurezza dei cittadini e degli operatori in divisa, ma anche la stessa cultura della legalità che in certe zone del paese sembra quasi non esistere”.
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