Giovedì 18 Aprile 2024

Prove d’alleanza, nasce l’intergruppo Pd-M5s-Leu

La notizia arriva a sorpresa a Palazzo Madama: Pd, 5 Stelle e LeU formeranno un intergruppo parlamentare. Scandiscono i capigruppo Andrea Marcucci (dem), Ettore Licheri (M5s) e Loredana De Petris (Misto-LeU): "Alla vigilia del voto di fiducia, abbiamo deciso, sollecitati da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari, di intraprendere un’iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall’esperienza positiva del governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese. Con questo spirito saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese".

Si ribadisce, a fronte anche dei mal di pancia in molti settori dei tre partiti, che fra Conte e Draghi c’è una continuità. Di più: si riafferma la continuità tra le forze che hanno sostenuto l’esperimento ’giallo-rosso’. Non è solo un tema che attiene al Palazzo. Si tratta di un messaggio al Paese e al proprio elettorato: le ragioni dello stare insieme non sono annacquate. Anzi, vanno rafforzate. Alleanze larghe va bene, ma nessuno intende rinunciare alla propria identità...

Reazioni? Varie. E non tutte favorevoli. Conte è soddisfatto come Zingaretti e Speranza (ovvio). Ettore Rosato, colonna di Italia Viva, ragiona: "La scelta di andare verso una coalizione strutturale tra Pd, M5s e LeU, codificata anche nell’intergruppo parlamentare, apre una prateria per chi vuole costruire la casa dei riformisti. Italia viva c’è e ci sarà. Per il riformismo, contro il populismo". Qualche distinguo (pesante) nel Pd. D’Arienzo, Nannicini e Verducci: "Non servono fughe in avanti, ma una discussione vera su come il Pd vuole svolgere la propria funzione e definire la propria identità nella fase del tutto nuova che si è aperta". Parole chiare...

red. pol.