Valencia, 28 novembre 2023 – Pecco Bagnaia è davvero il bravo ragazzo della porta accanto. Quello che incontri sul pianerottolo, ti saluta con educazione e lo immagini, poco dopo, sul posto di lavoro, disponibile e sorridente con i colleghi. Pecco è così, come la raccontano bene i genitori, Pietro e Stefania, che sanno altrettanto bene e più di chiunque altro che quel ragazzo, per lavoro, sale in sella a una supermoto, una Ducati, vola a 300 all’ora, e domenica pomeriggio è diventato campione del Mondo della MotoGp per la seconda volta in due anni.
"Ho un figlio modello e che insegue i suoi sogni", ecco come lo inquadra, vede e accarezza babbo Pietro. Ed è la verità. Bagnaia in quello sguardo, in quel look mai eccentrico, nasconde la forza di un campione senza tempo. Un campione di oggi, ma anche (e soprattutto) un modello per gli altri. Per i ragazzi che anziché annegare nei social e nascondersi in uno smartphone hanno voglia di vivere, di emozionarsi, di fare come lui, Pecco, quel ragazzo campione e gentile che sta mettendosi con sano orgoglio sulle spalle eredità uniche e leggendarie realizzate solo da numeri uno come Valentino Rossi, Marc Márquez e Giacomo Agostini.
"Che cosa provo nel sentir accostare il nome di mio figlio a quello di Vale o Marc? – quasi si giustifica babbo Pietro –. Ma che ne so… mica è facile metabolizzare una cosa di questo genere…". Pacato e freddo, è questa l’altra doppia foto che Bagnaia si porta dietro. Vera, verissima, la prima definizione, da rivedere la seconda. Pecco infatti può sembrare glaciale, calcolatore spietato, ragazzo e uomo che non si fa coinvolgere dalle emozioni, ma non è così. Anche in questo Bagnaia è oltre e sa bene che riflettere, puntare sulla concentrazione, non ‘sballare’ mai sul piano della tensione nervosa, non significa non avere ansie, paure, brividi. Di nuovo papà Pietro: "La caduta di Barcellona l’ha sentita veramente forte. E non solo perché ha rischiato tanto, perché è stato male fisicamente. L’ha sentita a livello psicologico, nell’anima".
Ha sofferto e chissà quanti dubbi gli saranno venuti pensando a quello che sarebbe potuto essere il resto del suo 2023. Ma le paure, i suoi timori Pecco le ha metabolizzate, vissute e annullate in famiglia. Con i genitori, con la sorella Carola, con la fidanzata Domizia.
Fuori all’esterno poteva sembrare sicuro, impassibile, appunto freddo. Dentro, in casa, era quel ragazzo per bene che per un attimo vedeva il mondo crollargli addosso. La famiglia anziché i social come compagni di viaggio e di vita, anche se Pecco, come i ragazzi della sua generazione, sui social ce lo trovi, perché si può essere al centro di tutto anche senza voler apparire chissà in che veste. Anche se poi, nella realtà, sei campione del Mondo, vivi a 300 all’ora e metti ogni avversario alle tue spalle. "È tosta quando tuo figlio fa questo mestiere", aggiunge babbo Pietro. Che insieme alla moglie Stefania e alla figlia Carola, che accompagna Pecco da sempre, in ogni gara, in ogni Gp, in ogni pezzo di mondo, vivrà nel 2024 le nozze di Francesco e Domizia.
Un giorno speciale, un matrimonio che Pecco sta organizzando da tempo nei minimi dettagli. Come il bravo ragazzo della porta accanto. Quel ragazzo campione del Mondo della MotoGp.
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