Città del Vaticano, 24 marzo 2024 – Papa Francesco non ha letto l'omelia che aveva preparato per la messa delle Palme seguita da circa 60mila fedeli in Piazza San Pietro. Introducendo i riti aveva mostrato una voce affaticata. Alla fine della lettura del Vangelo è seguito un momento di silenzio, poi direttamente il Credo senza l'omelia del Papa. Il Papa - per la prima volta nella festa delle Palme a quanto si ricordi - non ha letto l'omelia preparata e non la ha nemmeno affidata ad un collaboratore come accaduto diverse volte nelle scorse settimane a causa della bronchite che gli ha procurato difficoltà respiratorie.
''L'omelia, essendo non pronunciata, non esiste'', si è limitata ad affermare la sala stampa del Vaticano.
Al termine della celebrazione, Francesco ha poi ricordato le vittime dell’attentato di Mosca: “Il Signore le accolga nella sua pace, conforti le loro famiglie e converta il cuore di quanti organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio”.
Perché il Papa ha saltato l’omelia
Ma viene da chiedersi, perché Papa Francesco ha saltato l’omelia della Domenica delle Palme? E’ stato deciso dal Pontefice oppure, piuttosto, è legato al suo stato di salute? ''Dinanzi al racconto della Passione di Gesù, dinanzi alle croci del mondo, dinanzi a quel raccoglimento di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, probabilmente il Papa – osserva padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica di S. Pietro, citato dall’Adnkronos – ha preferito il silenzio che è stato più incisivo, a mio avviso, di molte parole''. Il portavoce della Basilica di San Pietro osserva ancora: ''Non farei strumentalizzazioni sulla salute del Pontefice. Lo abbiamo visto, al termine della celebrazione, salire sulla papamobile e abbracciare e salutare il popolo di Dio''.
Cosa prevede la liturgia
Ma la liturgia cosa prevede? Monsignor Claudio Magnoli, dottore in Sacra Liturgia, già consultore della Congregazione per il Culto divino e autore di tantissime pubblicazioni, citato dall’Adnkronos, spiega: ''Dal punto di vista liturgico, l'omelia è prevista per tutte le feste ed è raccomandata per i giorni feriali. E quindi non c'è una deroga normalmente''.
Si tratta infatti di una regola ''già dall'epoca del Concilio di Trento e poi ribadita con più forza nel Concilio Vaticano II, soprattutto nel legame tra omelia e parola di Dio ascoltata, vale a dire le letture bibliche. La regola ordinaria è che in ogni festa, in ogni domenica, c'è il dovere dell'omelia da parte di tutti i sacerdoti, di tutti i vescovi, e da parte del Papa. La deroga deve avere, diciamo, una qualche sua ragione specifica''.