Lunedì 7 Luglio 2025
ROBERTO CANALI
Cronaca

Orrore in stazione. Minacce con un coltello. Stuprata una 21enne

Il fidanzato l’aveva accompagnata ai binari e poi era tornato a casa. La giovane stava aspettando il treno quando uno sconosciuto l’ha aggredita.

Orrore in stazione. Minacce con un coltello. Stuprata una 21enne

LONATE POZZOLO (Varese)

Un’altra donna violentata da uno sconosciuto in stazione. Un incubo che si ripete in Lombardia dopo lo stupro consumato all’alba del 27 aprile scorso ai danni di una 36enne in un ascensore della stazione Centrale di Milano, questa volta è capitato allo scalo di Lonate-Ferno, in provincia di Varese, dove la sequenza degna di Arancia meccanica si è ripetuta venerdì notte. Vittima una 21enne di origine nigeriana minacciata da uno sconosciuto con un coltello e violentata a pochi passi dai binari, nello scalo a quell’ora deserto. È stata lei stessa a denunciare l’accaduto poco dopo, con una drammatica telefonata al centralino del 112, alle 2.30 del mattino. "Aiutatemi, mi hanno violentato" ha spiegato con la voce rotta dai singhiozzi. In una manciata di minuti sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Busto Arsizio e un’ambulanza. La giovane era lì, inerme, sconvolta dalla brutale violenza subita poco prima. Medicata, è stata portata alla clinica Mangiagalli di Milano dove è stata sottoposta al kit stupro, previsto per raccogliere tracce biologiche utili per accertare la violenza subita e dare un volto all’aggressore.

La giovane, sotto choc, ha trovato anche la forza di spiegare ai militari cos’era accaduto, prima di essere affidata alle cure degli esperti di un centro antiviolenza. "Sono andata a trovare il mio fidanzato e ho trascorso la serata con lui", ha raccontato la 21enne. In stazione a Ferno si è fatta portare a mezzanotte e mezza dal ragazzo, un 22enne italiano residente in paese, per prendere il primo treno utile per tornare a Milano, alle 5 del mattino. Nell’attesa, mentre era da sola, si è fatto avanti uno sconosciuto armato di coltello che l’ha aggredita e violentata, fuggendo poi a piedi. La giovane ha dichiarato di non conoscere l’uomo che però dall’aspetto e dalle parole che ha pronunciato potrebbe essere un suo connazionale. Sulle sue tracce si stanno muovendo gli inquirenti, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio: nella giornata di ieri è stato sentito il fidanzato per ricostruire, anche attraverso la sua testimonianza, una cronologia ancora più precisa dei fatti. Un aiuto potrebbe arrivare dai filmati del sistema di videosorveglianza di un’ampia zona a cavallo tra i Comuni di Lonate e Ferno, nella speranza di trovare immagini utili all’identificazione dello stupratore. "È un fatto gravissimo e inaccettabile - spiega Elena Carraro, sindaco di Lonate Pozzolo -. Da subito abbiamo iniziato a lavorare per garantire maggiore sicurezza, non è facile perché le risorse sono quello che sono. Ma questo non ci scoraggia".

La sindaca di Ferno, Sarah Foti, ha immediatamente telefonato. "Davanti a un fatto tanto grave – prosegue – sono certa che sapremo unire le forze per intervenire. Anche se, mi rendo conto, la verità è che tutti, nessuno escluso, dobbiamo lavorare sul fronte della prevenzione intervenendo in modo sempre più massiccio nelle scuole portando avanti una forte rivoluzione culturale".