Lecce, omicidio del falegname Donato Montinaro: arrestate tre persone

Il 75enne lo scorso 11 giugno fu trovato morto in casa, incappucciato e legato mani e piedi. Due donne fra i fermati

Castri di Lecce: la zona dove abitava Donato Montinaro (Ansa)

Castri di Lecce: la zona dove abitava Donato Montinaro (Ansa)

Lecce, 14 ottobre 2022 - Sono tre le persone, fra cui due donne, arrestate stamattina a Lecce con l'accusa dell'omicidio di Donato Montinaro, il falegname strangolato nella sua abitazione lo scorso 11 giugno. L'attività investigativa della Procura salentina, attraverso pedinamenti e intercettazioni, ha portato all'emissione da parte del Gip di un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Una delle due donne, l'unica in relazione con la vittima, sarebbe stata a conoscenza della somma di denaro contante tenuta nella casa di Castri di Lecce dal 75enne e avrebbe organizzato e messo in atto, con la complicità delle altre due persone, la rapina che si è poi conclusa con l'omicidio del falegname vedovo che viveva in casa con una figlia disabile. Anche un'altra persona risulta indagata sempre per i reati di di omicidio aggravato e rapina aggravata, in concorso.

Gli indagati, dopo essersi introdotti nell'abitazione, avrebbero percosso, incappucciato e immobilizzato la vittima, legandola mani e piedi; infine, si sarebbero allontanati dall'abitazione portando via anche un utensile agricolo e il denaro. Le due donne erano solite ricercare anziani benestanti, ai quali chiedere denaro in cambio di intrattenimenti telefonici e altro, dimostrando così la loro buona attitudine ad agire psicologicamente sugli ignari clienti.

Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo dell'Arma. Le indagini sono state pazienti e articolate poiché all'inizio non è stato semplice individuare la 'pista' giusta. L'uomo sarebbe morto per asfissia da soffocamento. Significativi spunti sarebbero stati forniti anche dalle immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza presenti su tutto il territorio provinciale; un'area senz'altro molto vasta, ma nella quale, mettendo a sistema orari, passaggi e celle telefoniche agganciate dai telefoni degli indagati, sarebbe stato possibile fare ordine sui tasselli raccolti e ricomporre il puzzle per la risoluzione del caso che si configura come una rapina finita tragicamente.