VARESE
Troppo povero per poter far fronte agli impegni, anche se li ha stabiliti un tribunale. E il giudice lo assolve per non aver versato per anni l’assegno di mantenimento alle figlie e alla ex moglie. Il protagonista di quest’ultima avventura giudiziaria, chiusa a suo favore, è Massimo Buscemi. Nato a Magenta, nel Milanese, 64 anni fa, fu assessore regionale nelle potentissime giunte di Roberto Formigoni a partire dal 2003, con deleghe a sicurezza, polizia locale e cultura. Un volto importante di una stagione politica lunga e costellata di scandali e polemiche alla guida della Lombardia. Buscemi si è difeso con l’argomentazione legata al reddito davanti al giudice del Tribunale di Busto Arsizio Cristina Ceffa che evidentemente gli ha creduto alle tesi dell’imputato e che ieri lo ha assolto con formula ampia: il fatto non costituisce reato. L’ex politico, esponente di centrodestra, ha alle spalle una travagliata vicenda di processi.
Aveva patteggiato 2 anni e 2 mesi per lo scandalo rimborsopoli nel 2021. Buscemi era stato condannato per falso a un anno e sei mesi nel 2014, con la condizionale, per un tentativo di accedere irregolarmente con Francesco Magnano, il ’geometra di Arcore’, nel carcere di San Vittore per visitare l’ex presidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, arrestato nell’ambito dell’inchiesta su una discarica. Ora, il caso del mancato pagamento dell’assegno ai familiari. Buscemi non ha onorato l’obbligo del mantenimento dell’ex moglie e delle due figlie. In tutto il tribunale aveva stabilito un assegno da 3mila euro al mese a favore della donna e delle ragazze che tuttavia l’ex assessore dal 2015 al 2021 non ha mai mai versato.
Il perché lo ha spiegato il difensore dell’ex esponente della giunta regionale, Antonio Argento: "Dopo gli anni della politica Buscemi ha avuto delle entrate finanziarie molto limitate". Questo nonostante i 436mila euro ricevuti da Regione Lombardia quale buona uscita proprio nel 2015. Sul suo profilo social l’ex esponente azzurro racconta di diversi ruoli di responsabilità in aziende importanti. L’ultimo nel 2020. Buscemi non è mai comparso in aula durante il procedimento a Busto Arsizio. Ieri, la decisione del magistrato. Perplesse le parti civili, rappresentate dall’avvocato Tiberio Massironi, che ora attendono le motivazioni del giudice per ragionare su eventuali opposizioni alla decisione assunta dal magistrato.
Paolo Verri