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Gli Stati Uniti e il Fondo Monetario internazionale, per ora, non si smuovono: nessun prestito alla Tunisia senza garanzie di riforme dopo la svolta autoritaria, la decisione è nelle mani di chi governa il Paese nordafricano. "Questo è un pacchetto che il governo tunisino ha negoziato, che ha proposto e che, qualunque sia il motivo, non ha ancora firmato", ha spiegato in alla Reuters l’assistente del segretario di Stato Usa, Barbara Leaf. "La comunità internazionale è pronta a sostenere il Paese ammonendo però che finché il governo non deciderà di firmare il suo pacchetto di riforme "avremo le mani legate".