Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dice che non ci sono "parole adeguate per esprimere allarme e angoscia" dopo l’incidente alla Toyota material handling. Quello del Senato Ignazio La Russa esprime il suo "profondo cordoglio" per le vittime dei tragici incidenti sul lavoro avvenuti a Borgo Panigale e Galatina. E il leader della Cisl Luigi Sbarra spiega che il cordoglio "non può bastare ad alleviare il dolore e lo sdegno per quanto accaduto". Mentre il segretario della Cgil Maurizio Landini sostiene che "le leggi sul lavoro del governo sono burocratiche e non servono assolutamente a nulla, sono finte". Dopo gli incidenti di Lecce e Bologna, che hanno fatto in totale 3 morti, la sicurezza sul lavoro torna centrale e la politica torna a chiedersi come fermare una strage che sembra infinita.
MATTARELLA E LA RUSSA
Mattarella invia un messaggio al presidente di Confindustria Emanuele Orsini per la sottoscrizione della "Carta di Lorenzo", dedicata alla memoria di Lorenzo Parelli morto durante uno stage. E dice che alla necessità di "accorciare la distanza tra giovani e lavoro" si accompagni "il rispetto della loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini". Poi, alla Biennale dell’Economia Cooperativa di Legacoop a Bologna, aggiunge che "non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per insufficienza della sicurezza per chi lavora". La Russa su Facebook invece sottolinea "l’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza per garantire la salvaguardia di chi lavora".
I SINDACATI
Sempre sui social Sbarra della Cisl dice che ogni caduto sul lavoro "è una sconfitta per tutti. La magistratura deve individuare le responsabilità", ma bisogna anche "intensificare i controlli, effettuare la manutenzione quotidiana degli impianti, fare molta più prevenzione e formazione sia per gli imprenditori sia per i lavoratori". Landini invece fa parlare i numeri: la media di tre morti sul lavoro al giorno "va avanti ormai da anni". E ricorda che "20-30-40 anni fa il metodo Toyota nel mondo era stato considerato uno dei metodi centrali perché era una delle imprese all’avanguardia e c’erano zero infortuni, zero morti". Mentre la patente a punti del governo "è una presa in giro. È sufficiente che un’azienda compri un’autocertificazione per dire che è a posto per un po’ di tempo e ha risolto i suoi problemi". E oggi a Bologna e a Imola sciopereranno per otto ore i metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil.
LA PATENTE
A CREDITI
Intanto gli incidenti sul lavoro hanno superato quota 600mila, in aumento rispetto al 2023. Lo dice il Report Previsionale 2025 sulla Sicurezza del Lavoro di Rock’N’Saf. E per il prossimo anno se ne stimano 620mila con 1400 decessi. Dal primo ottobre imprese e lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili devono dotarsi della patente a crediti (o a punti) per la sicurezza. Sono 900mila gli operatori interessati. L’autocertificazione varrà fino alla fine del mese. A partire da novembre per operare in cantiere sarà indispensabile aver fatto richiesta di rilascio sul portale del ministero del Lavoro.