Conclave, sul tetto della Cappella Sistina montato il comignolo per le fumate. Bruni: nessun malore per Parolin, notizie false

L'elezione del Papa oggi è avvolta da un rigoroso silenzio, con giuramenti di segretezza non solo per i cardinali ma anche per chi li assiste (cuochi, medici, autisti, addetti alla sicurezza), ma non è sempre stato così. Ma nei conclavi del passato è successo di tutto dietro le porte chiuse della Cappella Sistina o dove si tenne. Ad esempio nel 1241 il conclave fu nel malsano Palazzo del Settizonio a Roma. Lì i cardinali litigarono per giorni senza trovare un accordo; uno morì, altri si ammalarono e i romani, stanchi delle lungaggini, minacciarono di riesumare il corpo del defunto Gregorio IX: alla fine fu eletto l'anziano Celestino IV, che morì appena 17 giorni dopo.  Mentre a Viterbo si tenne il più lungo conclave della storia: due anni e nove mesi, tra il 1268 e il 1271. Un periodo in cui tre dei 20 cardinali morirono. Anche qui l'esasperazione dei cittadini murarono portò alla muratura di porte e finestre del palazzo papale, il cibo fu ridotto a pane e acqua e infine tolsero il tetto:  fu eletto Teobaldo Visconti, poi Gregorio X, che introdusse le regole moderne del conclave. 
Dopo 70 anni ad Avignone la sede del papato tornò a Roma. Nel 1378 la folla minacciò i cardinali: "Scegliete un papa romano o vi uccidiamo tutti". Fu eletto Bartolomeo Prignano (Urbano VI), ma il suo comportamento provocò una frattura e una parte dei cardinali dichiarò l'elezione invalida ed elesse Clemente VII, dando origine allo scisma d'Occidente, durato 40 anni. 

Nel 1492 fu la prima volta nella Cappella Sistina, appena terminata. Rodrigo Borgia, potente e ricchissimo, secondo le cronache dell'epoca, avrebbe comprato i voti dei cardinali con incarichi e prebende. Fu eletto papa con il nome di Alessandro VI. Nel 1605 al conclave ci fu una vera e propria zuffa tra cardinali, poi fu eletto Paolo V. Mentre nel 1655 con il conclave bloccato da settimane, alcuni giovani cardinali organizzarono uno scherzo notturno: uno di loro si travestì da Spirito Santo per spaventare i colleghi anziani. Un cardinale, colto da spavento, cadde a terra e morì poco dopo di polmonite.  
 

Tra alloggi, vitto e spese varie tra abbigliamento e necessità varie, quanto costerà il Conclave? Premettendo che il calcolo è difficile, si parte dal presupposto che i cardinali chiamati all'elezione alloggeranno obbligatoriamente a Casa Santa Marta, struttura di proprietà della Santa Sede. Ma Casa Santa Marta è pur sempre un albergo, anche se normalmente è riservato prelati, ospiti della Santa Sede e a visitatori selezionati su invito. Le camere sono molto semplici, hanno una zona notte con un letto singolo in legno, un armadio e due comodini; un salottino con una scrivania in legno, una poltrona e due sedie, oltre ad una libreria. Il bagno è 'en suite', ma anche in questo caso è estremamente essenziale. Il costo per camera può aggirarsi da 20-30 euro a 200 euro a notte, cifra che va moltiplicata per ciascuno dei cardinali arrivati a Roma per il Conclave, cioè 133. Per quanto riguarda il viaggio per giungeere a Roma si calcola che il costo degli spostamenti parrebbe aggirarsi oltre i 2mila euro per ciascuno, ma non è dato sapere se nel calcolo vanno inclusi anche gli assistenti al loro seguito. La cifra spesa nel 2013 in occasione dell'elezione di Papa Francesco fu di 4,5 mln di euro, cifra che comprendeva anche i costi di gestione e della macchina organizzativa di competenza dello Stato italiano, tra cui le spese per il potenziamento della sicurezza e del trasporto pubblico locale, dei servizi di nettezza urbana, protezione civile e servizi sociali, potrà essere superata senza troppe difficoltà.

In vista del Conclave tra 5 giorni iniziano gli appuntamenti, ritrovi, ricevimenti, cene vicino alle varie case del clero, dove testare le candidature già emerse e sondare quelle che ancora possono salire nel gradimento degli elettori.  Oggi ad esempio il cardinale Vincent Nichols dà un ricevimento per i cardinali del Commonwealth. Attesi parecchi porporati, non solo i 4 inglesi, Nichols, arcivescovo di Westminster e primate cattolico del Regno; Timothy Radcliffe, accademico e apprezzato predicatore a Oxford, già generale dell'Ordine dei domenicani; Arthur Roche, ex vescovo di Leeds trasferito in Curia da una dozzina d'anni e prefetto della Congregazione per il culto divino dal 2021. E fuori dal conclave  Michael Fitzgerald, 88 anni ad agosto, ex diplomatico della Santa Sede creato cardinale da papa Bergoglio già ultraottantenne. Poi il sudafricano, l'arcivescovo Metropolita di Città del Capo, Stephen Brislin, il cardinale delle Isole Tonga, Soane Patita Paini Mafi, e forse Joseph Coutts ed altri ancora dall'India.
 

All'ottava Congregazione dei cardinali cominciata stamani in Vaticano erano presenti poco più di 180 cardinali, di cui 120 elettori. Venticinque sono stati gli interventi, i temi trattati sono stati "l'evangelizzazione anche come centro del Pontificato di Papa Francesco, la Chiesa come comunione fraterna evangelizzatrice come centro del papato di Papa Francesco, la domanda di comunicare il Vangelo soprattutto ai giovani". Inoltre si è parlato "delle Chiese dell'Oriente, della loro sofferenza e della loro testimonianza. Si è parlato di comunicazione del Vangelo, la domanda di come renderla efficace a tutti i livelli dalle parrocchie fino alla Curia, il dovere della testimonianza, dell'unità". Si è discusso anche del "rischio della contro-testimonianza, un cenno agli abusi sessuali e agli scandali finanziari, la centralità della liturgia, l'importanza del codice del Diritto canonico, il tema della sinodalità e collegialità (Sinodalità e missione, Sinodalità e secolarismo), un accenno alla ermeneutica della continuità tra i papati di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Infine un cenno forte al ruolo dell'Eucaristia anche in chiave missionaria", ha reso noto il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

Sono 4 i cardinali elettori non ancora arrivati a Roma, al momento comunque restano 133 quelli che entreranno in Sistina perché le assenze annunciate sono soltanto quelle dei due cardinali che hanno manifestato problemi di salute: lo spagnolo Antonio Canizares Llovera e John Njue del Kenya. 

Ma c'è un giallo sull'età di John Njue e su quella del cardinale del Burkina Faso Philippe Ouedraogo: di recente la loro data di nascita è stata corretta nell'annuario pontificio, e sono stati 'ringiovaniti', cosa che gli permette di rientrare tra gli elettori. "Non tutti i Paesi godono della stessa qualità degli uffici anagrafici", ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
 

La Congregazione pre conclave dei cardinali continuerà domani, poi i porporati, elettori e non, torneranno ad incontrarsi lunedì e martedì. Mercoledì l'inizio del Conclave. Alla ottava congregazione erano presenti più di 180 cardinali; più di 1209 gli elettori. L'incontro è iniziato alle 9 ed è terminato alle 12.30. Lo ha riferito il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, che ha aggiunto che mancavano ancora "quattro cardinali" elettori. 

Dopo che il sito americano catholicvote.org aveva scritto che il cardinale Pietro Parolin aveva avuto un malore e sarebbe stato ricoverato, è arrivata la smentita del vaticano: "Non è vero", ha assicurato ai giornalisti il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
 

Nella Cappella Sistina, dove si svolgerà il conclave, sono state installate le stufe dove verranno  bruciate le schede delle votazioni, ha riferito il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. 

Sono in corso in Vaticano le operazioni per montare il comignolo sulla Sistina, da dove usciranno le fumate che indicheranno, durante il Conclave, se il Papa sia stato eletto o meno dai cardinali. In giornata potrebbero esserci delle prove per testarne il funzionamento.