Roma, 2 maggio 2025 - Salgono ad almeno trentuno le persone uccise a seguito degli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza. L'esercito israeliano continua da giorni a portare avanti i suoi attacchi. L'ultimo è stato sferrato contro il campo profughi di Bureij, dove cinque persone sono state uccise. Secondo una fonte medica, i morti sarebbero almeno sette.
Questa mattina il primo ministro Netanyahu e il ministro della Difesa Katz hanno rilasciato una dichiarazione congiunta confermando che Israele ha attaccato un obiettivo vicino al palazzo presidenziale a Damasco: "Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo alle truppe siriane di spostarsi a sud di Damasco o di rappresentare una minaccia per la comunità drusa".
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Le forze armate israeliane (Idf) hanno chiuso tutti gli ingressi della città di Gerico, in Cisgiordania. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa le forze israeliane hanno chiuso i cancelli installati agli ingressi della città in entrambe le direzioni, costringendo i palestinesi ad aspettare in lunghe file. Inoltre un gruppo di coloni avrebbe inoltre bloccato l'ingresso settentrionale di Gerico parcheggiando i propri veicoli di traverso sulla strada, costringendo i veicoli palestinesi a tornare indietro.
Un secondo missile balistico lanciato oggi dagli Houthi dello Yemen verso Israele è stato intercettato con successo hanno fatto sapere le Idf. Il gruppo ribelle yemenita ha affermato di aver colpito Haifa. Le sirene hanno risuonato nella città e in tutto il nord di Israele mentre il missile si avvicinava.
Nella notte i caccia israeliani hanno compiuto un raid contro Damasco, colpendo anche l'area limitrofa alla sede degli uffici del presidente della Repubblica Ahmed Al-Sharaa. Tel Aviv: "Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo che le forze vengano inviate a sud di Damasco né che venga posta in essere alcuna minaccia per la comunità drusa".
I negoziati tra Hamas e Israele su Gaza sono a un punto morto. Lo ha detto il consigliere del premier del Qatar e portavoce del ministero degli Esteri di Doha, Majed al Ansari, all'genzia Ansa. Ansari ha però assicurato che il Qatar, assieme a Egitto e Stati Uniti, lavora incessantemente per riportare le parti al tavolo negoziale. "Siamo in una fase complicatissima, dire che è una situazione difficile è un eufemismo", ha detto Ansari, che segue i negoziati tra Hamas e Israele dall'indomani dello scoppio della crisi 18 mesi fa.
I civili nella Striscia di Gaza "sono rimasti ormai senza i beni di prima necessita' per sopravvivere", la situazione umanitaria "si sta deteriorando rapidamente e non si può permettere che peggiori ulteriormente". E' quanto si legge in una nota della Croce Rossa Internazionale, che sottolinea: "Israele ha la responsabilità di soddisfare le esigenze dei civili sotto il suo controllo". Per l'organizzazione "il peggioramento della situazione della sicurezza nella Striscia di Gaza sta ostacolando gravemente il lavoro del nostro personale e dei nostri partner", riferisce la nota, aggiungendo che "il personale e le strutture mediche all'interno Striscia devono essere rispettati e protetti" e che "gli aiuti devono poter entrare a Gaza e gli ostaggi devono essere rilasciati".
Riservisti e soldati drusi dell'esercito israeliano hanno inviato una lettera al primo ministro Benyamin Netanyahu chiedendo chel'Idf intervenga "per fermare il massacro dei fratelli drusi in Siria, proprio come il premier e il ministro della Difesa Israel Katz hanno promesso". Lo riferisce l'emittente pubblica Kan. I firmatari hanno anche dichiarato di essere disposti ad andare in Siria da soli per proteggere la comunità drusa: "Centinaia di soldati drusi sono pronti a offrirsi volontari per combattere al fianco dei fratelli in Siria per salvarli, anche a costo di assumersi la responsabilità dei rischi che ciò comporta per le nostre vite", hanno scritto.
Un missile balistico lanciato dallo Yemen ha fatto scattare le sirene alle 5,30 del mattino a Haifa e in tutto il nord di Israele. L'Idf fa sapere che è stato intercettato ma i detriti hanno colpito il tetto di un asilo nel kibbutz Mishmar Haemek provocando danni. A quell'ora dentro l'asilo non c'era nessuno.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato di aver appreso di recente che a Gaza ci sono meno di 24 ostaggi ancora vivi: "Su 59, 24 erano ancora in vita, e ora capisco che non è nemmeno questo il numero", ha detto durante un evento della Giornata nazionale di preghiera alla Casa Bianca. Per mesi, Israele ha affermato di ritenere che 24 dei 59 ostaggi siano vivi, tre giorni fa la moglie del primo ministro Benyamin Netanyahu, Sara, lo ha interrotto durante un evento pubblico per affermare che il numero era inferiore a quello ufficiale. Il premier ha ribattuto che ci sono "fino a 24" ostaggi vivi.
Questa mattina il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno rilasciato una dichiarazione congiunta confermando che Israele ha attaccato un obiettivo vicino al palazzo presidenziale a Damasco: "Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo alle truppe siriane di spostarsi a sud di Damasco o di rappresentare una minaccia per la comunità drusa". L'Idf fa sapere che gli aerei israeliani hanno lanciato attacchi nei pressi della residenza ufficiale del leader siriano Ahmad al-Sharaa nella capitale.
Salgono ad almeno trentuno le persone uccise a seguito degli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente televisiva Al Jazeera sul suo sito. L'esercito israeliano continua da giorni a portare avanti i suoi attacchi. L'ultimo è stato sferrato contro il campo profughi di Bureij, dove cinque persone sono state uccise. Secondo una fonte medica, i morti sarebbero almeno sette.