"Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: la mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine". È il messaggio di fiudcia rivolto in particolare ai giovani e portato da Sergio Mattarella arriva a Casal di Principe (Caserta) nella giornata dedicata alla lotta alle mafie. Il capo dello Stato è andato a rendere omaggio alla tomba di don Diana, assassinato nel 1994 all’interno della sua chiesa di San Nicola di Bari. Dopo aver spronato i giovani a prendere il "testimone" di don Diana, Mattarella ha suato parole di condanna durissime: "La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà. I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio. Si presentano forti con i deboli. Uccidono persone disarmate, organizzano attentati indiscriminati, non si fermano davanti a donne e a bambini".
CronacaMattarella e la condanna della mafia: "È violenza, ma soprattutto viltà" Poi prega sulla tomba di don Diana