Lunedì 29 Aprile 2024

"Martina è un mostro, non pazza". L’ira dell’ex: aveva un piano diabolico

La lettera del papà di Elena, uccisa a coltellate dalla madre. "Raptus? No, l’ha messa nei sacchi e seppellita"

Elena Del Pozzo, 5 anni, è stata uccisa dalla madre che ha inscenato un rapimento

Elena Del Pozzo, 5 anni, è stata uccisa dalla madre che ha inscenato un rapimento

Catania, 17 giugno 2022 - Altro che pazza, quella donna è un mostro, ha studiato l’omicidio nei minimi dettagli. A dirlo è il papà di Elena, Alessandro Del Pozzo. Il "mostro" è Martina Patti, la 23enne sua ex compagna che ha ucciso la piccolina con sette coltellate. L’uomo, 25 anni, diffonde attraverso la sorella Vanessa una lettera in cui attacca frontalmente la mamma-Medea, rea confessa. "Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa, ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina? È un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare! I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Momenti in cui non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina".

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Un’amarezza e un dolore che trasudano in ogni passaggio. Il bersaglio è la donna con cui aveva diviso anni d’amore ma anche di feroci litigi. "Ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’aggressione!! 24 ore di bugie. Quindi un omicidio in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo".

Alessandro offre agli inquirenti una nuova prospettiva, un movente laterale. Non la gelosia folle e la "punizione" scattata perché Martina temeva che la bambina legasse troppo con la fidanzata dell’ex compagno. "Non è questo, voleva mettermi Elena contro… le parlava male di me ogni giorno ed Elena veniva a raccontarmelo. Ha continuato fino a quando ha capito che non ci sarebbe riuscita, a questo punto ha studiato come ammazzarmela". "Un suicidio sarebbe stato più plausibile – attacca ancora Del Pozzo –. Elena aveva tutta la vita davanti e tanti traguardi da raggiungere. Sono distrutto, mi sento un vuoto dentro incolmabile, ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni! Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre... Martina è un mostro".

Intanto la Patti trascorre le prime notti nella cella dell’istituto femminile di piazza Lanza a Catania. La 23enne si trova in isolamento ed è sorvegliata 24 ore su 24. "Temiamo gesti estremi", dicono a mezza bocca gli inquirenti che oggi la vedranno nuovamente nel corso dell’interrogatorio di garanzia. È stato già conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo della bimba. Secondo i primi rilievi, Elena è stata uccisa con una serie di coltellate al collo e alla schiena. Per gli inquirenti, la bimba è stata colpita mentre guardava i cartoni animati seduta sul divano o, addirittura, mentre abbracciava la mamma. Tuttavia, saranno gli esami dei Ris a stabilire dove effettivamente sia avvenuto il delitto, se in casa o all’esterno della villetta di via Euclide. Nel primo caso ci si interroga se la donna abbia fatto tutto da sola, se cioè sia stata capace di trasportare il corpo chiuso in sacchi neri e seppellirlo senza alcun aiuto.