Lunedì 29 Aprile 2024

Letta e l'assist a Draghi: "Il vaccino è libertà"

Il segretario del Pd chiude la Festa nazionale dell’Unità a Bologna "Il premier resti fino al 2023. In autunno approveremo ddl Zan e Ius soli"

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di Paolo Rosato

"Chi è ambiguo sul Green pass e sulle vaccinazioni è contro la salute degli italiani ed è contro le imprese e i lavoratori. Il vaccino è libertà". Travolto dagli applausi della sala intitolata a Nilde Iotti del Parco Nord di Bologna, il segretario nazionale Pd Enrico Letta ha ribadito il suo pieno sostegno alla linea politica del governo Draghi, fornendo anche un assist al premier. "Dobbiamo completare la campagna vaccinale per rendere il nostro Paese completamente libero", ha sottolineato Letta davanti a circa 6-700 persone che lo hanno lungamente applaudito nell’intervento dell’ex premier che ha chiuso la fase nazionale della Festa dell’Unità di Bologna. "Senza i 10 milioni che mancano all’appello non ce la faremo contro le varianti. Da qui la nostra comunità dà un messaggio al Paese: il vaccino è libertà e questa parola, che è stata usata a sproposito troppe volte, è libertà di andare a scuola, lavorare, guadagnare, viaggiare. Chi non si vuole vaccinare è contro l’altrui libertà".

Davanti a gran parte del Pd reggente a Roma – presenti tra gli altri i ministri Orlando e Franceschini, oltre alle due capogruppo in parlamento Malpezzi e Sarracchiani –, Letta ha anche parlato delle battaglie più calde a livello nazionale. "Non ho nessun dubbio nel ribadire che le nostre battaglie sui diritti troveranno non solo nuova linfa e nuova forza – ha aggiunto l’inquilino del Nazareno, che a fine intervento è scappato via senza fermarsi con i giornalisti –. Arriveremo all’approvazione finale del ddl Zan, così come vogliamo usare l’anno e mezzo di legislatura che abbiamo davanti per recuperare l’errore che fu fatto nella scorsa legislatura, nel non varare una legge sulla cittadinanza". Dallo Ius soli alla legge per bloccare o quantomeno limitare il continuo cambio di casacca dei parlamentari. "Nei prossimi mesi in parlamento tenteremo anche di far andare avanti anche alcune riforme come quella per limitare il trasformismo parlamentare – ha sottolineato –: siamo arrivati a 280 cambi di casacca nella legislatura, cos’altro deve succedere? Noi sosteniamo il governo Draghi e vogliamo che duri fino a scadenza naturale della legislatura. E attorno a noi – ha continuato il leader del Pd, che a fine intervento ha sventolato una bandiera con il simbolo dem – si costruirà l’alternativa vincente alla destra estrema. Ora avanti con le riforme: il passaggio sulla giustizia è stato importantissimo. Adesso riforma fiscale e agenda digitale oltre a quella sociale. Serve una riforma dell’apprendistato, da non confondere con gli stage, e degli ammortizzatori sociali. Saremo esigenti anche sull’agenda ambientale".

In mezzo alla politica nazionale anche un po’ di politica locale, con l’in bocca al lupo al candidato sindaco del centrosinistra a Bologna, il dem Matteo Lepore. "Sono orgoglioso di te e dei 10 del sindaco che ti ha preceduto, Merola. Grazie Matteo, per essere qui e per quello che farai". Anche da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna, è arrivato un accento sulla spinta a vaccinarsi. "È l’unico antidoto che abbiamo".