I social crocevia di attacchi, accuse e minacce (anche di morte). Un teatro, spesso, dell’odio. E ancora più spesso da anonimi haters. Ieri mattina Selvaggia Lucarelli ha postato alcuni messaggi: "So dove abiti, guardati le spalle perché hai le ore contate. Ti accoltello quando meno te lo aspetti. Non è uno scherzo". Ha scelto l’ex Twitter (ormai X) e Instagram per farlo. Poi nel primo pomeriggio è tornata sui due social, annunciando l’addio temporaneo a X e che scriverà ancora su Instagram. "Di questa signora morta non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola". Ma non era possibile commentare il lunghissimo post. La signora è Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano, trovata morta nel fiume Lambro domenica sera. Ma per la prematura morte della signora Pedretti negli ultimi giorni sono finiti nel mirino anche i post di Selvaggia Lucarelli e del suo compagno-chef Lorenzo Biagiarelli. L’accusa più forte, sempre sui social, era arrivata dalla figlia della signora Giovanna: "Grazie per aver massacrato mia madre, cerchi pure la prossima vittima". Poi la ragazza aveva cancellato il post su Instagram. Il compagno di Selvaggia Lucarelli, aveva preferito l’altro giorno non partecipare alla trasmissione di mezzogiorno su Rai Uno, condotta da Antonella Clerici. Ma entrambi avevano negato che si fosse trattato di una gogna sui social nei confronti della ristoratrice.
Negli ultimi mesi però i social, senza distinzione di piattaforma, sono diventati spesso teatro di dispute infinite. Storie private diventate poi pubbliche che sono state messe in discussione e che hanno generato infiniti commenti, se non di vero e proprio odio, comunque di offese e minacce. Per dirla con una parola inglese, diventata ormai comune, di shitshorm. Così prima la bidella pendolare Giuseppina Giuliano sulla tratta Napoli-Milano. Sarà vero che tutti i giorni fa in treno quella tratta? Ma è davvero possibile? Con la richiesta di spulciare i biglietti acquistati, l’eventuale carnet, gli orari e quant’altro.
E poi Carlotta Rossignoli che si è laureata a 23 anni. Possibile che ci sia riuscita così giovane? Dov’è il libretto degli esami? Non erano bastate nemmeno le parole della ragazza e l’intervento del virologo Roberto Burioni (che aveva detto "caso chiuso, è tutto in regola"). A placare la tempesta. Gli insulti e le offese nei confronti della ragazza erano continuati, così Carlotta aveva preferito allontanarsi dalla Rete, chiudendo per un po’ i propri profili. E poi il caso di Matteo Mariotti – prima del ciclone Ferragni che ha monopolizzato il dibattito delle ultime settimane sugli influencer – il ragazzo che ha perso una gamba perché era stato aggredito da uno squalo in Australia. Mariotti era tornato in Italia e proprio contro Selvaggia Lucarelli si era scagliato, subito dopo il ricovero a Bologna: "Io ero in rianimazione, intubato e lei mi accusava sui social di aver truffato. Alcuni miei amici avevano fatto una raccolta di fondi per le mie cure, lei disse che le spese erano a carico del Servizio sanitario nazionale e quindi quei soldi non potevano essere per le mie cure, era tutto falso. Voglio riuscire a spiegare un giorno cosa significa ritrovarsi addosso tutte quelle offese, non poter reagire, è terribile". Il non poter reagire appunto, quando si scatena la tempesta. è proprio questo il problema.
Paolo Verri