di Riccardo Jannello
Il sogno americano di Giorgia Trocciola si è bruscamente interrotto la mattina di mercoledì alle sette e trenta a soli 17 anni di età: è morta in Colorado dove alla Doherty High School frequentava la quarta superiore in uno scambio di istruzione con il proprio liceo italiano. L’ha travolta una Jeep che non si è fermata a un semaforo rosso. La ragazza – che viveva con la famiglia a Bolzano Vicentino – stava attraversando Barnes Road sulle strisce per recarsi a scuola, proprio di fronte al parcheggio degli insegnanti. Il conducente dell’altro mezzo proveniva, sembra ad alta velocità, da Austin Bluffs. Per lei con c’è stato nulla da fare.
Il guidatore della Jeep si è fermato in mezzo alla strada a prestare i primi soccorsi, scioccato come lo sono stati alla vista dell’incidente tutti i compagni della ragazza che nell’istituto americano si era fatta subito ben volere e dove riusciva a praticare intensamente gli sport che da sempre amava: il softball, il tennis e il nuoto. All’arrivo dei paramedici non c’era più nulla da fare e il medico legale non ha potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza. La Polizia di Colorado Springs - che fa parte della popolosa contea di El Paso e ne è il capoluogo - ha comunque iniziato gli accertamenti e ha aperto un’inchiesta sull’investimento.
Il sacrificio di Giorgia potrebbe non essere stato vano: le autorità del distretto scolastico undici del Colorado hanno infatti deciso che verrà realizzata nelle vicinanze della Doherty High School - istituzione che ha quasi cinquant’anni - una zona di sicurezza dove gli automobilisti non potranno correre ad alta velocità. Inoltre una raccolta fondi è stata organizzata per permettere alla famiglia che ha ospitato Giorgia nei suoi sette mesi americani di poter seguire il corpo in Italia e partecipare alla cerimonia funebre. I genitori di Giorgia, Gianfranco Trocciola e Marialuisa Grego, sono subito partiti per il Colorado con l’altra figlia, Azzurra.
Sui social, il padre ha ricordato come nella scuola frequentata dalla figlia tutti la amassero e che fosse stato coniato il detto "Vivi come Giorgia", LLG nella sigla in inglese. E poi un ricordo affettuoso: "Era matta, sincera, profonda: unica". Le condoglianze alla famiglia sono arrivate non solo dai concittadini di Bolzano Vicentino, ma anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che, dopo avere ricordato come la giovane età della scomparsa elevi ancora di più il dolore per l’accaduto, ha scritto: "Queste sono le notizie che non vorremmo mai ricevere. Giorgia era una ragazza solare, gioiosa e sportiva, che aveva deciso di volare dall’altra parte del mondo e vivere l’esperienza dello studio all’estero. Questo è un lutto che colpisce nel cuore".