Sabato 9 Novembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

L’agguato in cantina. Attirata in una trappola e accoltellata: è grave. Caccia all’ex della figlia

Bolzano, fisioterapista di 61 anni in rianimazione. L’aggressore ha staccato la luce e l’ha aspettata. Potrebbe essere fuggito all’estero. Il marito di lei: "I carabinieri ci avevano messo in allerta".

L’agguato in cantina. Attirata in una trappola e accoltellata: è grave. Caccia all’ex della figlia

L’agguato in cantina. Attirata in una trappola e accoltellata: è grave. Caccia all’ex della figlia

Una violenza trasversale, proprio come poche ore prima a Cisterna di Latina con i due femminicidi. Ma stavolta la vittima dell’agguato non è morta e la figlia, il vero obiettivo dell’aggressione, è impaurita ma incolume. Waltraud Kranebitter (foto sotto), fisioterapista di 61 anni, di origine austriaca ma da decenni residente a Bolzano dove è molto conosciuta, ha ricevuto un fendente alla gola e botte in testa. È ferita gravemente ma la rapidità dei soccorsi ha permesso che raggiungesse presto l’ospedale. I sanitari la tengono in coma farmacologico. Le sue condizioni sono definite critiche, ma non sarebbe in pericolo di vita. Gli inquirenti sono sulle tracce dell’aggressore. Gli indizi condurrebbero tutti a un uomo di 35 anni, nigeriano ma residente in Germania, ex compagno della figlia della vittima. È ricercato e in fuga. Sono stati allertati i posti di frontiera.

I fatti: verso la mezzanotte fra martedì e mercoledì è venuta a mancare la corrente nell’appartamento di via Cavour 8, un condominio di pregio dove assieme a Waltraud e al marito, Robert Auer, sono tornati da poco a vivere provenienti da Monaco di Baviera la figlia e i due nipotini. La donna stava scendendo le scale che portano nello scantinato per riattivare il contatore quando dal buio è comparso il bruto, lo stesso presumibilmente che ha fatto scattare il blocco. Forse Waltraud l’ha visto e ci ha parlato – la conferma la darà solo quando potrà testimoniare, ma un parente dice che "conosceva senz’altro il suo aggressore, gli investigatori sanno tutto" – però l’uomo non ha sentito ragioni, l’ha colpita alla testa provocandole gli ematomi e ha poi sferrato la coltellata alla gola che solo per fortuna non è stata fatale. Un vicino che stava uscendo ha visto la fisioterapista nel lago di sangue e ha chiamato il 112. Sul luogo è accorsa l’ambulanza con il medico e poi i carabinieri. La rapida corsa all’ospedale ha salvato la vita alla donna. La quale uscendo aveva lasciato aperta la porta di casa: fortunatamente il malvivente non è salito nell’appartamento e i familiari non si sono accorti di ciò che stava accadendo.

La storia della ragazza con il trentacinquenne nigeriano si è conclusa in modo traumatico, la fisioterapista stessa era andata in Germania alcuni giorni fa a completare il trasloco. Sia a Monaco sia al ritorno a Bolzano la figlia della Kranebitter si era rivolta a un centro antiviolenza per segnalare il comportamento che negli ultimi tempi aveva tenuto quello che era l’ex compagno. Era atterrita, temeva che prima o poi lui facesse qualcosa di grave, come poi sarebbe accaduto.

"I carabinieri – ha detto sotto choc agli inquirenti Robert Auer prima di correre al capezzale della moglie – avevano detto a mia figlia di segnalare qualsiasi fatto che riguardasse il suo ex e le avevano consigliato che se si fosse presentato alla porta di casa non avrebbe dovuto aprire, ma chiamare subito il 112". L’altra sera il presunto aggressore ha invece tentato la trappola di togliere la luce all’appartamento. Ma al posto dell’ex si è presentata la suocera contro la quale ha deciso di scagliare lo stesso la sua rabbia.