Martedì 30 Aprile 2024

“La vita è bella“ alle elementari? Dubbi legittimi

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Davide

Rondoni

Non a Sanremo ma a Gessate accadono i fatti importanti della cultura italiana. Infatti in quel paesino lombardo, una dozzina di genitori di bambini di quinta elementare ha protestato contro la proiezione di un paio di film (Il bambino con il pigiama a righe e La vita è bella). Addirittura sono intervenuti i carabinieri. Premetto che considero La vita è bella del mio amico Benigni un bel film e che appunto pensando a quante boiate ha propinato la Rai a Sanremo ai bambini viene da sorridere.

Ma la questione è seria, e io sto dalla parte dei genitori, o meglio del loro diritto di interloquire (la scuola non aveva risposto alle mail di "protesta") su come le Istituzioni affrontano temi socialmente, eticamente e storicamente delicati di fronte ai bambini. Insomma, è una buona idea far vedere un film, ma questa scelta andrebbe condivisa con le famiglie e se c’è un disagio da parte di qualche genitore la cosa va considerata, non snobbata o definita "assurda" come ha fatto la zelante sindaca del paesino.

I bambini non sono dello Stato. E nemmeno della Rai. Non sono di nessuno, neanche dei genitori, ma loro ne sono i primi responsabili e portano il peso della loro educazione e dei loro problemi. L’arroganza delle Istituzioni non è mai giustificabile, proprio perché esse ricevono il loro senso dalla comunità che rappresentano, non dal potere che hanno. Vadano al cinema tutti insieme, semmai, a Gessate e discutano liberi tra adulti. Così daranno un esempio ai loro figli e scolari.