Giovedì 7 Novembre 2024
GABRIELE MORONI
Cronaca

La vigilessa uccisa a Temù Il piano diabolico delle due figlie "Una la teneva, l’altra la soffocava"

Il giallo della 55enne morta nel Bresciano due anni fa. "Avevamo paura che ci avvelenasse". La testimonianza choc delle sorelle: né indolore né rapido. Anche il fidanzato della primogenita a processo. .

La vigilessa uccisa a Temù  Il piano diabolico delle due figlie  "Una la teneva, l’altra la soffocava"

La vigilessa uccisa a Temù Il piano diabolico delle due figlie "Una la teneva, l’altra la soffocava"

di Gabriele Moroni

e Beatrice Raspa

"Ci avreimesso la mano sul fuoco che la mamma ci volesse uccidere. Ora non ne sono più sicura. Non so dire a chi sia venuta l’idea di uccidere, è stato molto complicato, credo a me e a Mirto". Silvia Zani è la prima a parlare in aula a Brescia, al processo per l’omicidio della ex vigilessa di Temù Laura Ziliani, la notte tra il 7 e l’8 maggio 2021 stordita da un muffin drogato, strangolata e poi sepolta sul greto del fiume Oglio. A farlo è stata lei, 29 anni, con la sorella Paola, 21, e il fidanzato di entrambe, Mirto Milani, 29. Lacrime, molte lacrime. E poi le scuse. E sospetti reciproci inattesi, fino a scompaginare quello che è passato alle cronache come il ‘trio criminale’. "A un certo punto io e Silvia abbiamo pensato fosse Mirto a volerci fare del male, perché interessato al nostro patrimonio", ha invece detto Paola Zani.

Succede in Assise, in un’udienza durata 11 ore. Qui gli imputati hanno raccontato la propria verità. Si sono dichiarati ossessionati da una convinzione frutto di "lucida follia": il pensiero che la vittima avesse intenzione di avvelenarli. Poi, si sono detti pentiti. Ha iniziato Silvia, all’inizio tesa e tremante e poi un fiume in piena per 4 ore: "Pensavo volesse ucciderci. Voglio chiedere scusa a tutti, a lei soprattutto. Con Mirto ci conosciamo da 12 anni, Paola l’abbiamo coinvolta dopo e all’inizio non voleva saperne. Volevo bene a mia madre, ma eravamo anche conflittuali. Discutevamo per l’ordine della casa e sulla gestione degli appartamenti, io volevo dare un futuro a mia sorella Lucia (la terza sorella, mai coinvolta dall’inchiesta, ndr). Nell’estate 2020 abbiamo iniziato ad avere paura – ha continuato Silvia elencando circostanze misteriose (candeggina nel latte, la pastiglia di soda caustica nel porta sale, strane sostanze nella Nutella e nella marmellata) –. Volevamo fuggire, ma non potevamo lasciare Lucia. Spesso mi sono chiesta se mia madre ci volesse bene, continuava a ripeteci che la sua vita sarebbe stata migliore senza figli".

A ispirare i dettagli sono le serie Tv preferite, Dexter e i Borgia: dopo una serie di tentativi naufragati, la scelta cade sulla simulazione della scomparsa in montagna. Silvia ha sottratto benzodiazepine dalla casa di riposo in cui lavorava. Alla fine, il 7 maggio, Laura mangia il muffin avvelenato e cade in un sonno profondo. Proprio Mirto, nella sua deposizione, ha ammesso: "L’idea del soffocamento l’abbiamo presa tutti e tre insieme dopo averla vista dalla serie tv I Borgia. Ho sentito un grido soffocato e ho realizzato che stava succedendo tutto. Ho pensato di scappare via. Ho visto Silvia che stava strangolando la madre e Paola che la teneva ferma"