"Ho fatto questo film semplicemente perché penso che il tema dell’energia, dell’aumento dei consumi e della ricerca di una soluzione che vada bene per il pianeta e che combatta anche la povertà delle persone, sia il tema più importante per il futuro del mondo e dei nostri figli. E per cercare di spiegare la verità sull’energia nucleare che è la fonte energetica meno dannosa e più economica possibile". Con queste parole il premio Oscar Oliver Stone (foto) ha raccontato il suo ultimo film, il documentario Nuclear Now, presentato ieri all’ultimo giorno del 41° Torino Film Festival. Oggi Stone porterà il film a Bologna, poi sarà a Roma.
Ancora una volta Stone fa un film politico: "Riguarda il governo del mondo, un mondo che chiede sempre più energia e in cui è difficile comunicare la verità. E che fa confusione tra armi nucleari ed energia nucleare. Lo sviluppo dell’energia oggi paga lo scotto della bomba nucleare, la gente si rifiuta di andare a fondo e capire, come ho fatto io parlando con scienziati nel film. Vorrei fosse uno strumento per le persone per non farsi prendere in giro". Stone se la prende con chi nasconde la verità, anche pensando di fare il bene come tanti ambientalisti: "Non dico no alle rinnovabili, ma non arriveranno a coprire il fabbisogno. Sotto i nostri piedi, gli atomi di uranio della crosta terrestre contengono un’energia concentrata meno rischiosa di altro".