di Giampaolo Pioli
NEW YORK
"Fughe illegali di notizie dal corrotto ufficio del procuratore di Manhattan indicano che l’ex presidente sarà arrestato martedì. Manifestate, protestate, riprendetevi il nostro Paese". Queste le parole pubblicate da Donald Trump ieri mattina sul suo Social, Truth. Un messaggio che torna a scuotere l’America: "Il sogno americano è morto – prosegue –. Gli anarchici della sinistra radicale hanno rubato le elezioni e il cuore del nostro Paese. Il crimine e l’inflazione stanno distruggendo il nostro stile di vita".
Sono frasi lapidarie che Trump utilizza come una nuova chiamata a raccolta, simile a quella che portò all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. L’ex presidente che è già sceso in campo per la prossima corsa elettorale del 2024 si sta preparando ad affrontare un vero tsunami giudiziario che non ha precedenti nella storia americana. Nessuno dubita che verrà incriminato e che finirà sotto processo. E non solo per i 130mila dollari pagati per comprare il silenzio di Stormy Daniel con la quale avrebbe avuto un incontro sessuale.
Il sesso o meno nella causa contro Trump non c’entra, anche se poteva diventare politicamente sconveniente la rivelazione della scandalo in campagna elettorale. Il reato di Trump consiste nell’aver usato fondi societari e non personali per questo scopo, provocando una falsificazione di bilancio. Il suo avvocato e braccio destro Michael Choen, che ha passato letteralmente i soldi a Stormy Daniel, è stato condannato a 3 anni di galera per aver mentito sotto giuramento e adesso si è trasformato nel testimone più devastante nei suoi confronti. Anche il direttore finanziario della Trump Organization è in carcere per aver mentito nella stesura dei libri contabili.
Donald adesso è in Florida. Contro di lui non c’è un mandato di cattura ma l’invito obbligatorio a presentarsi in tribunale a Manhattan martedì. A rivelare la notizia è stato lo stesso ex presidente, così come fu sempre trump a dire al mondo che l’Fbi aveva perquisito la sua residenza a Mar a Lago, dove vennero trovate decine di documenti top secret della sua presidenza che non erano stati inviati agli archivi di Stato. La notizia del potenziale arresto di martedì proprio perché non avrebbe precedenti, sta dominando le prime pagine dei giornali e dei telegiornali di tutta America.
Trump col suo messaggio ha lanciato di fatto una nuova adunata per tutti i suoi sostenitori non solo a New York dove non ne ha molti, ma nel resto degli Stati Uniti. Questa volta però l’istigazione alla protesta davanti ai tribunali di Manhattan troverebbe le forze di sicurezza preparate e potrebbe non concretizzarsi, anche se lo stesso Trump avrebbe espresso il desiderio di tenere un discorso a New York nella giornata di martedì.
Ufficialmente sia l’ufficio del procuratore di New York, Bragg, che il team di avvocati dell’ex presidente del quale adesso fa parte anche Joseph Tacopina (con un ruolo di portavoce al posto di Rudy Giuliani) non confermano affatto l’arresto previsto da Trump per il 21 marzo. "Se venisse accusato di un reato – aggiungono i legali – comunque si consegnerebbe". L’annuncio clamoroso in altre parole potrebbe trasformarsi in un autentico colpo di teatro dell’ex presidente, che ha già fatto sapere che potrebbe arrivare a Manhattan per presentarsi in corte, ma di voler comunque continuare la sua corsa presidenziale anche se venisse incriminato, e dovesse affrontare un processo.
"Siamo alle solite, l’ufficio del procuratore di New York è corrotto – ha sbottato il presidente repubblicano della Camera Kevin McCarthy –. Aprirò un’inchiesta federale per vedere se ha usato impropriamente fondi federali per la sua elezione". Più di un analista comunque sostiene che a Trump non verranno mai messe le manette. Semmai prese solo le impronte digitali, quindi sarà libero di lasciare il tribunale fino al processo che però potrebbe avere tempi molto lunghi.