Venerdì 19 Aprile 2024

La clausura è troppo social. Commissariate le suore

Ospiti in convento, post sul web e mercatini: interviene il Vaticano. Le religiose in rivolta per la nuova superiora e ora rischiano di perdere i voti

Una delle foto postate sui social dalle monache benedettine del monastero di Pienza

Una delle foto postate sui social dalle monache benedettine del monastero di Pienza

Siena, 21 febbraio 2023 - L’ultimatum è scaduto. Ma siccome si tratta di religiose, né la Santa Sede né il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo delle diocesi di Siena e di Pienza, saranno fiscali. La storia delle 13 monache benedettine del monastero ’Maria Tempio dello Spirito Santo’ a Pienza, però, rischia di diventare una bomba mediatica. Per tutto ciò che è successo in questi 5 anni e per quello che potrebbe accadere dopo la nomina della nuova madre superiora, chiamata a guidare il monastero. Decisa il 13 febbraio, per decreto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica.

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Cosa succede in quella villa di Pienza, con vista mozzafiato sulla Valdorcia, per attirare le attenzioni della Santa Sede? Quando le 13 benedettine arrivarono da un convento dell’Umbria, trasferite sembra per problemi di stabilità al loro monastero dopo il terremoto, era l’autunno del 2017 e vennero accolte nel duomo di Pienza dall’allora arcivescovo Stefano Manetti. La superiora, suor Diletta, parlò dal pulpito della cattedrale.

Il suo passato da laica è interessante: prima di indossare la veste era maresciallo delle Guardie Forestali nelle Marche. Poco tempo dopo l’arrivo a Pienza, cominciarono le stranezze: una pagina Facebook aperta dal monastero, il pappagallo accudito dalle suore che qualche volta sarebbe scappato dalla clausura, fino ad arrivare all’esperienza monacale modello Airbnb. Nel gennaio 2019 un post sulla pagina Facebook recitava: "Vuoi sperimentare una nuova avventura? Vieni 5 giorni in clausura. Se hai tra 18 e 38 anni, ti invitiamo a condividere la nostra vita quotidiana, pregando e lavorando insieme a noi, per incontrare Cristo, scoprire il Senso della tua vita". Era la pubblicità di un’esperienza a ’costo zero’, l’ospitalità era a carico del monastero.

Non si sa quante giovani abbiano risposto all’annuncio. L’ultima iniziativa delle monache dalla clausura blanda è stata vendere marmellate e candele votive davanti al monastero. Poi è arrivata la nota della diocesi, che "continuerà a sostenere la presenza dell’istituzione religiosa", pagando le bollette, dietro obbedienza alle disposizioni canoniche. Ma fino a ieri sera dal monastero nessuna accettazione della nuova superiora. Le 13 monache ’ribelli’ rischiano di perdere l’abito. Non vogliono la nuova superiora.