Giovedì 31 Ottobre 2024
ERIKA PONTINI
Cronaca

Incaprettato dalla polizia. Revocato il visto Usa a Falcinelli. E lui annulla il ritorno in Italia

Un cortocircuito burocratico rischia di causare nuovi guai allo studente originario di Spoleto. Senza il documento delle autorità americane non potrebbe rientrare. E se non lo fa rischia il processo.

Incaprettato dalla polizia. Revocato il visto Usa a Falcinelli. E lui annulla il ritorno in Italia

Incaprettato dalla polizia. Revocato il visto Usa a Falcinelli. E lui annulla il ritorno in Italia

Niente più visto Usa per Matteo Falcinelli, il 25enne di Spoleto fermato a Miami e sottoposto all’hogtie – l’incaprettamento – per 13 minuti con mani e piedi legati tra di loro, nella cella di transito della stazione di polizia. Il Dipartimento di Stato ha infatti revocato il documento allo studente: è stata l’ambasciata americana a Roma a contattare telefonicamente Falcinelli per comunicargli la decisione.

Secondo quanto si è appreso si tratta di un procedimento amministrativo in seguito all’arresto del giovane, ma che arriva a distanza di quasi tre mesi dai fatti. L’episodio avvenne la notte tra il 24 e il 25 febbraio davanti a uno strip bar ma è emerso solo dieci giorni fa con la pubblicazione dei video delle bodycam degli agenti da parte del Quotidiano Nazionale che ha sollevato l’opinione pubblica e provocato l’intervento del governo italiano e, in particolare del ministro degli esteri Antonio Tajani.

Il rientro della famiglia in Italia era atteso nel weekend. Il giovane doveva essere sottoposto a alcune visite mediche in seguito ai danni fisici e psicologici provocati dalle violenze, ma Matteo e la madre Vlasta Studenicova, cittadina italo-slovacca, hanno deciso di non partire e di annullare i biglietti aerei già acquistati. La revoca e l’incognita sul rilascio del nuovo documento mettono infatti a rischio l’iter giudiziario.

Il giudice, che a metà aprile aveva ammesso Falcinelli al Pti, un programma di rieducazione della durata di sei mesi che fa decadere le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e opposizione all’arresto senza violenza, ha ordinato il rientro di Falcinelli negli Usa non oltre il primo luglio. Ma la violazione potrebbe far riaprire il processo penale nei suoi confronti, nonostante il ritiro del visto da parte della stessa amministrazione americana e condurre anche ad un’eventuale condanna.

"Purtroppo non capiamo come mai non ci sia coordinamento tra queste due cose: da una parte Matteo ha l’ordine di rientrare, dall’altra il Dipartimento americano gli ha revocato il visto senza certezza che gliene venga rilasciato un nuovo", dice mamma Vlasta da Miami.

La decisione del Dipartimento avviene a pochi giorni dalle dichiarazioni della polizia secondo cui la manovra dell’incaprettamento contro Matteo si rese necessaria per la sicurezza del giovane che sbatteva la testa sul muro. Tesi questa smentita dalla famiglia che ha diffuso il video in cui lo studente, prima dell’hogtie, colpisce con la testa due volte contro il muro, mentre solo successivamente all’hogtie, lo fa violentemente contro le sbarre dell’auto della polizia che trasporta Falcinelli in carcere. L’avvocato Francesco Maresca, che assiste la famiglia, ha contattato la Farnesina, che si sta già occupando della questione, e il vice ambasciatore americano a Roma.