L’Apple Watch da 439 euro un po’ fa sorridere. Come la tenda nella spiaggia dell’Hotel de Paris a Montecarlo o la montagna di fiches per giocare al casinò. Il prezzo della corruzione non ha mai un tariffario né il senso del ridicolo. Ma di sbieco riesce a inquadrare la vita di un uomo. Paolo Emilio Signorini, 61 anni, da agosto capo di Iren e a lungo presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, per la procura di Genova deve aggiungere all’impeccabile curriculum di manager l’ombra di "servizi extra" per la generosità mostrata nei confronti del noto imprenditore Aldo Spinelli. Fra i quali una borsa Chanel, un bracciale in oro di Cartier, massaggi, trattamenti estetici, biglietti per le finali del Rolex Master nel Principato. Anche il banchetto nuziale della figlia.
Il grand commis dei porti accusato di corruzione, l’unico a finire in carcere nella mega inchiesta, scivola in un film dove sono tutti abbronzati, si divertono come pazzi e a un certo punto compare Christian De Sica. L’accusa gli contesta di avere ricevuto da Spinelli "utilità e altre promesse di utilità" tra il 2021 e il 2023 in cambio di favori di sua competenza. In particolare il rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse, uno dei più importanti dello scalo genovese, la concessione di altri spazi nelle aree dell’ex carbonile Enel, più un’occupazione abusiva. Per sdebitarsi, una promessa: una volta terminato il mandato, il super manager avrebbe avuto un incarico retribuito da 300mila euro l’anno e tutta una serie di gadget da commedia all’italiana.
La lista delle prebende è lunga e impostata come un catalogo da luxury travel. Ventidue soggiorni a cinque stelle a Montecarlo per un totale di 42 notti con la partecipazione e eventi esclusivi e serate a tema, spettacolo musicale annesso, per un valore complessivo di 42mila euro. Il gioco d’azzardo, secondo la ricostruzione, è il vero punto debole del manager su cui insiste Spinelli: tra le "utilità" offerte, infatti, ci sono le fiches per il casinò e "la possibilità di disporre, durante un programmato viaggio a Las Vegas" alla fine del 2022, "di un’elevata quantità di denaro, attingendo direttamente dalle carte di credito dell’imprenditore". La borsa Chanel e il Cartier da 7.200 euro erano regali "destinati a terzi".
I 15mila euro in contanti ricevuti nel luglio 2022 possono essere considerati argent de poche e il resto piccole premure: la disponibilità data dall’imprenditore del porto Mauro Vianello di un’auto di sua proprietà per andare e venire da Montecarlo tra il 15 e il 18 aprile 2022, il pagamento della fattura da 6.600 per la fattura del pranzo di nozze dell’erede e un soggiorno agostano, sempre a casa Vianello, con moglie e figlia.
Nato a Genova nel 1963, laurea in Scienze Politiche a Firenze e specializzazione alla Yale Law School, Signorini ha iniziato la carriera dove tanti sperano di finirla in gloria: alla Banca d’Italia e al ministero dell’Economia e delle finanze. È stato dentro svariati consigli di amministrazione di società nel settore delle infrastrutture e dei trasporti. Dal 2016 al 2023 ha avuto in mano le chiavi del sistema portuale di Genova per poi essere nominato ad agosto amministratore delegato e direttore generale di Iren, il cui titolo ieri è crollato in Borsa. La holding ha subito precisato che i reati contestati ("corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio") non riguardano il gruppo, dentro cui sono state già messe in moto le procedure per garantire la continuità aziendale.